“Ho partecipato, in qualità di Consigliere Territoriale Area3 di Ravenna, alla presentazione del completamento della cosiddetta passerella lungo il canale del Candiano, parliamo di circa un chilometro e 400 metri. A questo manufatto, costato uno sproposito alle casse pubbliche si è voluta dare una rilevanza spropositata con “peana” alla rigenerazione urbana e a una specie di nuovo sol dell’avvenire, quando, considerato il panorama desolante e degradante che è visibile dalla parte opposta di questo progetto e sulla parte opposta del canale stesso ci sarebbe quasi da nascondersi. Nonostante questo, è immediatamente partita la gran cassa di partito con alcuni cittadini corsi a lodare questa amministrazione con un Sindaco che ormai è preparato solo per tagliare nastri e ripetere discorsi sistematicamente uguali a se stessi.

Ma, distratti dalle due passerelle, quella costruita e quella metaforica, nessuno si è accorto di alcune gravi lacune che mettono sicuramente a rischio i cittadini, in particolar modo i bambini. Vicino ai nuovi giochi infatti c’è un tratto importante con un muretto che sembra incredibile possa essere a norma per non parlare del tanto legno che a contatto con la salsedine potrebbe creare molti problemi se non manutentato frequentemente. Il primo stralcio di passerella pagato dal bando periferie di Renzi, sempre soldi pubblici benchè non strettamente comunali, fatto nel 2020 evidenzia già i limiti di una scarsa manutenzione, visibile e sicuramente prevedibile ma di cui ci si è ben guardati dal tenere conto anche per il secondo e nuovo tratto.

In sintesi deve evidenziarsi come il quartiere Darsena abbia attenzioni diverse, a due velocità: la parte interna, nel cuore della città, è volutamente ignorata da decenni, mentre si fanno voli pindarici sul canale dando una patina di fondo tinta ad una parte e lasciando a degrado, insicurezza e mancanza di progetti lo stesso tratto del canale.”

Nicola Tritto