La pandemia fra tutti gli aspetti nefasti e negativi, ha portato le amministrazioni comunali ad adottare provvedimenti per favorire l’uso distanziato degli spazi adiacenti ai bar e ai ristoranti. Si tratta di soluzioni che hanno offerto la possibilità di limitare i notevoli danni dei pubblici esercizi attraverso una serie di aggiustamenti e sistemazioni più o meno provvisorie nel tentativo di non chiudere definitivamente le attività commerciali e i pubblici esercizi.
Oggi, tuttavia, occorre passare alla fase due, rivedendo il Regolamento del 2020 sui dehors e soprattutto ripensando allo spazio pubblico tendente a creare nuove aree all’aperto secondo criteri prestabiliti e con il fine di avere una città accogliente ma priva di soluzioni raffazzonate. E i dehors e le aree su suolo pubblico ben delimitati e adeguatamente organizzati, da semplici elementi di arredo urbano acquisiscono un ruolo economico e sociale importante in condizione, tuttavia, di garantire un’immagine ordinata, ben organizzata e sicura. Le soluzioni, dunque, sono davvero tante, ma il fine deve essere quello di migliorare l’accoglienza senza eccessi o elementi di arredo che possano contrastare con l’immagine complessiva di Ravenna città d’arte.

Ritengo giusto favorire le più svariate idee e soluzioni progettuali se realizzate con componibili e arredi coerenti con la bellezza del nostro centro storico.