Il 33% circa delle aree demaniali delle coste è in concessione. Con questo dato si è concluso il lavoro del tavolo tecnico istituito a maggio presso la Presidenza del Consiglio per definire i criteri per determinare la sussistenza o meno della scarsità della risorsa naturale disponibile. Il 5 ottobre il tavolo tecnico interministeriale a conclusione del percorso. Sono 12 mila le concessioni balneari in Italia, un gettito per lo Stato pari a 100 milioni l’anno. Tuttavia sono solo il 33% delle aree demaniali disponibili lungo le coste. È il risultato della mappatura compiuta dal governo. Le spiagge alla fine non sarebbero una risorsa scarsa

Proprio la scarsità della risorsa farebbe applicare la direttiva Bolkestein alle concessioni balneari. La percentuale del 33%, spiegano fonti del tavolo dopo la riunione a Palazzo Chigi, sarebbe il punto di partenza per avviare l’interlocuzione con la Commissione Europea. Le associazioni dei balneari chiedono di far proseguire il tavolo per mappare anche le coste di laghi e fiumi, diluendo così ulteriormente il numero di concessioni.