Ci sono voluti due mesi per espellere i rifiuti di plastica scambiata per cibo e ingerita in mare, ma ora la tartaruga marina Aurora è finalmente ‘disintossicata’ e pronta per il ritorno in mare. L’esemplare è stato curato dal centro ricerche ravennate Cestha, dove era stato portato per un motivo sempre più ricorrente tra le specie marine: l’ingestione di plastica, uno dei grandi flagelli del mare su cui oggi la Giornata mondiale degli oceani accende più che mai i riflettori.

Aurora, spiega all’ANSA Simone D’Acunto, direttore del Cestha, è stata in cura due mesi “per permetterle di espellere tutta la plastica ingerita naturalmente e senza operarla”. Un intervento infatti avrebbe comportato “una degenza molto più lunga” e quindi un ritorno in libertà più complesso. Aurora è salva e tornerà in mare domani, domenica 9 giugno, nell’ambito della discesa dei fiumi uniti, organizzata da Trail Romagna. Arriverà al bagno Saraghina di Lido di Dante alle ore 13.45 e, dopo un momento di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche che affliggono questi animali marini, alle 14.15 verrà liberata al largo grazie al supporto della Capitaneria di Porto di Ravenna. Oggi il centro Cestha, per la giornata degli oceani, resta aperto al pubblico a Marina di Ravenna dalle 16 alle 18.