“Ieri a Patrick Zaki sono stati rinnovati i termini di custodia cautelare. Lo studente bolognese di nazionalità egiziana continua dunque a rimanere in un carcere egiziano senza processo dal 7 febbraio 2020. Il Sindaco Michele de Pascale, nello scorso ottobre, ha dichiarato che «è importante non dimenticare ciò che sta accadendo a Patrick e diffondere quanto più possibile il messaggio forte e chiaro di solidarietà».

Lo abbiamo preso in parola e, come Ravenna in Comune, lo abbiamo chiamato ad un gesto concreto per diffondere il messaggio di solidarietà. Sino ad oggi, però, nessun impegno è stato assunto da parte del Sindaco e dei “suoi”. Sappiamo bene quanto conti per ENI l’Egitto e, come dichiarato dal partito del vicesindaco: «il PRI di Ravenna è in prima fila nella difesa di Eni». Non si parla di essere in prima fila nella richiesta di investimenti nella chimica verde a Ravenna o nella riconversione da trivellazioni off-shore ad energie rinnovabili. Si parla di essere in prima fila nella difesa di Eni tout court! Chiaro cosa venga prima tra gli interessi della comunità e quelli del cane a sei zampe per l’attuale maggioranza. Chiara anche la ragione delle “timidezze” del Sindaco e dei “suoi” nei confronti di quel Ministro del Petrolio, Tarek El-Molla, con cui l’ENI conclude i propri affari e che sarà al prossimo OMC. La stessa OMC ha preannunciato la presenza del Sindaco.

Per questo Ravenna in Comune, visto che le parole che vengono dalle istituzioni sono a dir poco “ambigue”, ferme nella condanna durante le manifestazioni e assenti nei confronti diretti, ha chiesto che a parlare fossero i gesti. Rinnoviamo dunque l’invito al Sindaco e lo estendiamo a tutte le liste e le candidate e i candidati alle prossime elezioni:

Ravenna in Comune chiede che il Sindaco e le istituzioni attuali dichiarino che non interverranno all’OMC, ora ribattezzato Med Energy Conference and Exhibition, che si terrà tra un mese a Ravenna. Dichiarino che motiveranno la loro assenza con la presenza del Ministro del Petrolio del Governo di un Paese, l’Egitto, che opprime il dissenso con il più totale disprezzo dei diritti inalienabili delle persone. Ravenna in Comune chiede alle candidate e ai candidati alle prossime elezioni comunali di assumere analogo impegno e di esplicitarlo, pretendendo a loro volta che l’attuale Sindaco e le istituzioni dimostrino di dare la precedenza alla vita delle persone rispetto agli affari di pochi privilegiati.”