La Democrazia Cristiana esprime “preoccupazione” per l’ordinanza del sindaco Alessandro Barattoni che vieta i botti di Capodanno sul territorio comunale:
“Ricordiamo che nel dicembre 2024 il vicesindaco Eugenio Fusignani aveva dichiarato pubblicamente che ordinanze di questo tipo erano inefficaci, simboliche e difficilmente applicabili, invitando a puntare sul senso civico dei cittadini e sulla presenza delle forze di polizia.
Oggi, a distanza di un anno, la stessa Amministrazione adotta una misura che ribalta completamente quella posizione, senza fornire alcuna spiegazione sul perché ciò che ieri era inutile oggi sia indispensabile”.
La Democrazia Cristiana ritiene che: “La coerenza istituzionale e la chiarezza politica siano valori fondamentali per mantenere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Un’Amministrazione che cambia linea senza spiegazioni indebolisce la credibilità della governance locale e la partecipazione civica. Invitiamo il Sindaco Barattoni e il vicesindaco Fusignani a chiarire pubblicamente le motivazioni di questo cambio di direzione, per garantire trasparenza e rispetto verso i cittadini di Ravenna”.
L’ordinanza, per Ravenna al Centro, è una scelta “Propagandistica e fuori tempo massimo”.
“Premesso che noi siamo fermamente contrari alla cultura del botto, ci saremmo aspettati che tale provvedimento venisse preso mesi prima scoraggiando sul nascere ogni possibilità di vendita e quindi di acquisto per giovani e non solo”.
“Secondo noi il provvedimento – così come oggi viene applicato – è pura propaganda filo ambientalista che non crea cultura per il rispetto sia degli animali che delle persone.
Prescrivere un divieto su di un arco temporale di appena 12 ore non elimina il fenomeno del botto ma lo limita in un lasso di tempo troppo breve”.
Ravenna al Centro invita quindi il sindaco a: “Istituire un servizio di vigilanza straordinario che vigili sullo scrupoloso rispetto delle ordinanze comunali sia per capodanno che per gli altri periodi dell’anno”.