Creare le migliori condizioni di avvicinamento alla pratica musicale orchestrale e corale come mezzo espressivo, educativo, civico e socializzante, di arricchimento interiore per tutti i giovani in formazione. E’ quello che si propongono di fare, attraverso un accordo di collaborazione, il Campus universitario di Ravenna e l’Istituto Superiori di Studi Musicali Giuseppe Verdi – ISSM. Per celebrare e presentare alla città l’unità di intenti in questa operazione è stato organizzato un evento, aperto alla città, domani 14 dicembre alle ore 20 presso il Polo delle Arti (Piazza Kennedy) sede dell’Istituto Superiore di Studi Musicali che gentilmente ospita per l’occasione la comunità universitaria e il pubblico interessato. Dopo i saluti dell’assessore all’Università Fabio Sbaraglia, del presidente del campus Mario Angelo Neve e della Direttrice dell’ISSM Anna Maria Storace, verranno presentati i contenuti del progetto. Poi si entrerà subito nel vivo dell’eduzione musicale con un dialogo tra Barbara Truzzi (speaker radiofonica, cantante) e Roberto Razzini (Managing Director di Sony Music Publishing) autore del libro “Dal Vinile a Spotify Quello che resta sono le canzoni (ed. People)”. Il volume racconta l’evoluzione della musica in questi anni – dal supporto ai metodi di fruizione e promozione – con lo sguardo privilegiato di chi è stato testimone e protagonista, dietro le quinte, di molti dei maggiori successi musicali di queste tre decadi. La presentazione si farà spettacolo grazie alle incursioni musicali di Barbara Truzzi e del pianista Ludovico Falqui Massidda, allievo dell’ISSM.

“L’evento del 14 dicembre – spiega Mario Angelo Neve, presidente del Campus di Ravenna – rappresenta perfettamente l’accordo di collaborazione con l’ISSM Verdi che andremo a presentare alla città. La prossima settimana, il 20 dicembre, l’orchestra dell’ISSM si esibirà nel Concerto degli auguri al Teatro Alighieri, accompagnato dagli allestimenti artistici dell’Accademia di Belle Arti. L’evento è riservato alle comunità universitaria e alle comunità accademiche delle due importanti Istituzioni AFAM”.

  “Si tratta di due eventi collegati – prosegue il prof. Neve – La presentazione di un libro che ripercorre la storia dell’editoria e della fruizione musicale dal vinile allo streaming e un concerto che copre autori come Beethoven, Weil, Copland, non vanno visti come eventi separati, ma parte di una medesima duplice strategia: di avvicinamento degli studenti alla musica delle sale da concerto – a torto ritenuta distante dagli interessi dei giovani, se non professionisti della musica – e di apertura di spazi di socializzazione e integrazione da tempo richiesti dagli studenti stessi. E la musica è l’arte che forse più di ogni altra facilita l’incontro e la socializzazione”.

“Vorrei segnalare la recente introduzione della possibilità di doppia laurea, intesa anche nella combinazione AFAM/Università – precisa la Direttrice Dott.ssa Storace – tale opportunità va nella direzione di valorizzare nei giovani competenze trasversali con conseguente allargamento e promozione delle sensibilità artistiche. Certamente questo progetto e queste collaborazioni si inseriscono nella scia della valorizzazione artistica e/o dell’integrazione artistico-scientifica nella fascia degli studenti dell’Alta formazione”