Ravenna al 34° posto fra le province d’Italia per la qualità della vita. Pubblicata la classifica annuale del Sole24ore, il rapporto che ogni anno viene redatto sulla qualità della vita in Italia. Rispetto al 2022, Ravenna perde quattro punti, posizionandosi trentaquattresima.

La performance migliore registrata nella nostra provincia è la vita dei giovani, dove ci posizionato primi in Italia, ma siamo purtroppo 104° per mortalità in incidenti stradali, uno dei dati peggiori del 2022.

Peggiorati anche atri parametri che riguardano la ricchezza e i consumi, dove la nostra provincia scende di 9 sposti e si posiziona al 47°, male anche i ati relativi alla giustizia e alla sicurezza con 6 punti in meno  e siamo 81° in classifica.

La demografia segna un ulteriore calo nel 2022, dove la nostra provincia risulta 27°, con 8 posti in meno rispetto all’anno precedente.

Buon andamento invece per affari e lavoro, dove guadagnano 11 posizioni, salendo al 29° posto, e anche cultura e tempo libero in miglioramento salendo in 12° posizione guadagnano 5 posti dal 2021.

Anche quest’anno l’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990:

  1. ricchezza e consumi;
  2. affari e lavoro;
  3. ambiente e servizi;
  4. demografia, società e salute;
  5. giustizia e sicurezza;
  6. cultura e tempo libero.

L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca (come il ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia; oppure forniti alla redazione da realtà certificate, tra cui Scenari immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Tagliacarne e Infocamere).

Il punteggio da mille a zero

  • Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0).
  • In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all’altro (1/90).
  • Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.