Nicola Grandi e Renato Esposito, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale di Fratelli d’Italia, si schierano contro la manifestazione prevista per mercoledì 30 luglio ai Giardini Speyer. Si tratta di un presidio denominato “antifascista” in risposta all’iniziativa nata, sempre agli Speyer, dopo l’accoltellamento di un ragazzo minorenne in piazza Duomo:

«L’assemblea pubblica cosiddetta “antifascista e antirazzista” organizzata ai giardini Speyer per mercoledì 30 luglio in risposta a quella del 19 luglio promossa dal padre del ragazzo accoltellato pochi giorni prima, rappresenta un atto inopportuno nei modi oltre che nei toni.
Nei modi perché di fatto risponde in maniera inappropriata ad un gesto dettato dalla disperazione, ed a tutto può portare fuorché abbassare i toni.
Forse non è questo l’obiettivo degli organizzatori anche se i fatti verificatisi il 19 luglio sono stati provocati da alcuni “personaggi“ che hanno rischiato di far degenerare il raduno organizzato ai giardini Speyer, salvo poi accusare i manifestanti di “aggressioni verbali”.
Ma sono i toni utilizzati nel comunicato a non essere accettabili quando imputano ai “personaggi politici locali di farsi megafoni di una retorica velenosa: giustizia privata, espulsione coatta dei clandestini violenza discriminatoria che non conosce limiti accusandoli di “agire al di sopra dello Stato e della legge”».

Per Grandi ed Esposito: «Tali affermazioni sono inaccettabili, al limite del diffamatorio poiché non riflettono il nostro pensiero.
Chiariscano gli organizzatori a chi si riferiscono e lo chiariscano bene dato che Fratelli d’Italia ha affrontato con ognuno dei suoi consiglieri e dei suoi rappresentanti la questione con serietà, senza prese di posizione pubbliche che sarebbero andate oltre il mandato elettorale.
Semplicemente abbiamo ritenuto di non cavalcare un episodio gravissimo ma che meritava tutta la nostra comprensione.
La convocazione di un consiglio comunale straordinario dedicato alla sicurezza è stata la prima cosa da fare, unitamente alla predisposizione di numerosi altri atti amministrativi che avevano lo scopo di modificare l’approccio che questa amministrazione ha nei confronti della sicurezza.
Qualcuno potrebbe obiettare che la nostra posizione non produca effetti forti e immediati, ma è ciò che la politica ci permette di fare con serietà, senza voli pindarici e senza quella saccenza e quell’arroganza che anima invece la sinistra locale.
In altre parole perseguiamo il metodo Meloni, serietà efficienza e lavoro.»

«Ci auguriamo infine che tutto proceda in maniera pacifica e senza alcun incidente.
Insomma la sinistra non dia un’altra prova della pessima gestione del consenso popolare.»