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Il progetto di riqualificazione dell’ex Colonia Paradies di Pinarella di Cervia – acquistata un paio d’anni fa da Technacy – è stato presentato nei giorni scorsi dallo studio di architettura Officina Meme Architetti di Ravenna agli uffici tecnici del Comune di Cervia.

Technacy, l’azienda TLC fondata nel 2011 dal cervese Vittorio Foschi, un paio d’anni fa ha acquisito l’intera area non solo per realizzare la nuova sede aziendale, ma per farla diventare un ecosistema aperto a connessioni e rapporti con altre imprese, startup, associazioni di promozione sociale, culturali di Cervia e dell’Emilia-Romagna.

In particolare, l’edificio ha lo scopo di ospitare nuove destinazioni d’uso legate a eventi e attività associative e relativi servizi; un hub dedicato alla Open Innovation (formazione e community); i nuovi uffici di Technacy con il rooftp e uno spazio di co-working e co-living legato al turismo imprenditoriale. L’obiettivo è di dotare la conurbazione costiera di nuovi servizi e soprattutto di funzioni innovative e catalizzanti, dando risposta alle nuove istanze del territorio in ottica di crescita e benessere comune.

I principi del progetto

L’intervento progettato da Officina Meme Architetti sulla base degli input di Technacy si sviluppa su azioni orientate all’assenza di consumo di suolo, al mantenimento dell’impronta storica della città delle colonie, all’alto efficientamento energetico dell’edificio, ad azioni di desigillazione del suolo e alla realizzazione di nuovi standard pubblici, che coniugano le direttive dei regolamenti comunali con i principi della progettazione Nature Based Solutions (NBS) per l’aumento della resilienza dei sistemi antropici.

Il tutto perseguendo i principi di rigenerazione del tessuto urbano ai sensi della legge regionale 24/2017, ripresi anche dalla pianificazione comunale vigente, in termini di sostenibilità, attrattività e vivibilità, con particolare attenzione alle nuove necessità del tessuto sociale, turistico e imprenditoriale del territorio cervese.

In tale ottica il progetto, in sinergia con gli obiettivi della pianificazione e con i principi alla base di un processo di rigenerazione legati alla valorizzazione del patrimonio esistente, si pone diversi obiettivi.
In primo luogo, avviare il processo di rigenerazione del contesto, favorendo la riduzione del degrado e qualificando sia l’edificio sia gli spazi esterni e mettendoli a disposizione anche per eventi, attività culturali, manifestazioni che possono svolgersi a piano terra, nell’area verde del giardino, nel rooftop e in continuità coinvolgere anche la spiaggia.
Quindi, innalzare il valore del tessuto esistente in termini sociali ed economici, inserendo nuovi servizi ad alto impatto sociale, puntando anche sull’imprenditorialità giovanile e sull’Open Innovation.
Ancora, intervenire in modo sostenibile, senza consumo di suolo, valorizzando il patrimonio esistente del territorio e realizzando un edificio ad elevata efficienza energetica e a bilancio annuo positivo con energia prodotta in sito grazie alla superficie fotovoltaica prevista.
Infine, integrarsi nel contesto ambientale attraverso l’implementazione della mobilità lenta e con un progetto di paesaggio per gli spazi esterni e di dotazione territoriale, adottando soluzioni Nature based (NBS) sia per le sistemazioni degli spazi a giardino sia per favorire gli ombreggiamenti delle aree e delle facciate stesse dell’edificio.

Le parole di Technacy

“Rigenerare luoghi di valore ora in stato di degrado e abbandono richiede visione, unità di intenti tra tutti gli attori del processo di rigenerazione e molte risorse – sottolinea Vittorio foschi, fondatore e CEO di Technacy – Rigenerare significa creare opportunità per il territorio e le persone, e questa è la sfida che la nostra azienda ha deciso di intraprendere spostando qui la propria sede: proporre anche un modello di rigenerazione e riqualificazione che passa dall’imprenditorialità e dall’innovazione, creando un valore per i suoi dipendenti e per tutto il tessuto sociale che ci circonda”.