Shopping a numero chiuso, pattuglie a piedi con i megafoni per invitare la gente al distanziamento, droni e telecamere controllati in tempo reale dalle sale operative per individuare assembramenti da disperdere, controlli serrati non solo in stazioni e aeroporti per le partenze di massa previste già da domani ma anche negli autogrill, perché in tanti si sposteranno anche in auto ignorando, con tutta probabilità, la norma che impone il distanziamento anche in macchina tra persone non conviventi, una per ogni fila di sedili e con mascherina indossata. E, in vista dell’ultimo dell’anno, una fitta rete di controlli fin da ora nei mercati e nei luoghi dedicati per evitare la vendita di fuochi d’artificio, vietatissimi per festeggiare l’addio al 2020. Con l’applicazione rigorosa delle multe, da 400 a mille euro per chi viola le norme.

Sono le nuove misure che i prefetti italiani, su indicazione del Comitato nazionale ordine e sicurezza riunito questa mattina al Viminale dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, stanno adottando fin dall’imminente weekend, l’ultimo libero prima del lockdown che il governo dovrebbe ufficializzare oggi per otto giorni nei prefestivi e festivi delle prossime settimane. Controlli rigidissimi e tolleranza zero l’indicazione che parte dal Viminale che ha messo a disposizione circa 70 mila uomini delle forze dell’ordine che saranno coadiuvati ancora una volta dai militari dell’esercito dell’operazione Strade sicure, dalla polizia municipale ma anche dai volontari della protezione civile.

Si parte nei centri cittadini da subito nel tentativo, con negozi, bar e ristoranti aperti regolarmente, di far affluire le persone nelle vie e nelle piazze dello shopping senza assembramenti. I dispositivi di controllo individuati prevedono quasi ovunque l’individuazione di varchi di ingresso nei centri storici dove il flusso verra’ regolato con un meccanismo di stop and go e, dove è possibile, con l’istituzione di sensi unici pedonali come è stato deciso per la Galleria Vittorio Emanuele a Milano. L’appello ai cittadini è di approfittare dell’intero arco delle giornate (i negozi saranno aperti fino alle 21) per recarsi a fare acquisti.

Pugno duro per gli avventori di bar e ristoranti. Le forze dell’ordine hanno indicazione di far rispettare in modo rigoroso le regole di fruizione dei locali, mascherina ben portata, non più di quattro persone al tavolo, nessuno in piedi fuori dai locali e fine dei servizi in tempo per consentire la chiusura non dopo le 18.

Da domattina, migliaia di uomini saranno impegnati nei controlli a stazioni, aeroporti e caselli autostradali in vista dell’esodo da nord a sud ma anche verso le seconde case che si preannuncia massiccio con il tutto esaurito sui treni fino a domenica. Proprio per questo la preoccupazione che in migliaia si sposteranno in auto. E in pochi forse sanno che in macchina, a meno che non si sia tra conviventi, è vietato viaggiare in più di una persona per ogni fila di sedili e con l’obbligo di mantenere la mascherina. Per questo sono stati disposti posti di blocco a imbuto su strade a lunga percorrenza e autostrade e negli autogrill.

Da lunedì, quando scatterà invece il blocco della mobilità tra regioni, i controlli saranno mirati alla verifica del possesso dei requisiti che dovranno essere autocertificati per chi si sposterà, solo motivi di lavoro, di salute, di necessità o per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione dove ci si potrà ricongiungere con il partner se vive o lavora in un’altra città. Attenzione particolare verrà dedicata nei prossimi giorni all’organizzazione dei servizi di Capodanno per evitare cenoni o veglioni vietati in seconde case e ovviamente festeggiamenti di alcun tipo in strade o piazze.

 

fonte La Repubblica