A partire dal 19 maggio fino al 4 giugno 2025 all’interno della Biblioteca Oriani in via Corrado Ricci, 26 a Ravenna verrà allestita la mostra fotografica “Gli uomini che piantavano alberi” che sarà presentata alle autorità pubbliche e alla cittadinanza alle ore 16.30 del 21 maggio 2025.
La mostra fotografica, realizzata dal Comando Regione Carabinieri Forestale “Emilia Romagna” e promossa dall’Accademia Nazionale di Agricoltura, prende spunto, nella sua denominazione, dal racconto dello scrittore francese Jean Giono, che, nel libro “L’uomo che piantava gli alberi” narra la storia d’invenzione del pastore Elzéard Bouffier il quale, con la sola forza del suo impegno, riesce a far nascere una foresta in un’arida vallata ai piedi delle Alpi francesi cambiandone e migliorandone il destino.
Il territorio montano italiano, in particolare quello appenninico e le aree litoranee, sono state realmente trasformate dall’azione delle popolazioni nel corso della storia della Repubblica così come nel racconto dello scrittore francese. Il paesaggio che possiamo apprezzare oggi, quando percorriamo i sentieri del nostro Appennino, ricco di boschi o le nostre aree litoranee caratterizzate dalle pinete e dalle aree umide del Parco del delta del Po, è molto diverso da quello che vedevano all’inizio del Novecento i nostri avi molto più simile ad un paesaggio lunare, desolato e spoglio. L’obiettivo del progetto espositivo è quello di far conoscere, attraverso le fotografie tratte dagli archivi storici della specialità Forestale dell’Arma e da archivi cittadini, l’imponente lavoro di sistemazione del territorio e forestazione realizzato dagli uomini e dalle donne delle popolazioni locali insieme ai Forestali, prima nel Corpo Forestale e oggi nell’Arma dei Carabinieri; una sorta di “epopea forestale” che ha visto anche l’Emilia-Romagna al centro di un progetto di sistemazione del territorio nazionale che lo ha profondamente modificato grazie al ritorno del bosco e che oggi, nonostante i cambiamenti climatici, continua ad assicurare i suoi benefici.
La gestione di questo immenso patrimonio è argomento di grande attualità come è emerso in maniera palese negli ultimi due anni, a seguito dell’emergenza climatica che ha profondamente colpito e sconvolto la Regione.
La mostra è stata allestita per la prima volta nel mese di ottobre del 2022 presso la Biblioteca di San Giorgio in Poggiale in Bologna per essere poi riproposta, fino ad oggi, con un progetto di espositori mobili, in altre città della Regione.
La mostra si articola in 5 sezioni:
- Storia delle Amministrazioni forestali
- Il paesaggio trasformato
- Il lavoro e le comunità a metà del 900
- I lavori di sistemazione idraulico-forestali
- Festa degli alberi e divulgazione ambientale.
All’interno della mostra sono presentati due video inediti realizzati per l’esposizione: uno con una intervista al Dott. Fabio Clauser, decano dei forestali italiani e fondatore della Riserva Integrale di Sasso Fratino e un secondo al cantautore Francesco Guccini direttamente nella sua casa di Pavana.
L’ingresso alla mostra è libero dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e nelle giornate di lunedì, mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 18.30.
Sono previste visite, guidate dal Comandante del Reparto Biodiversità di Punta Marina, Col. Giovani Nobili, il 22-28-29 maggio alle ore 17.00.
Ulteriori visite guidate per le scuole o per le associazioni culturali e ambientali potranno essere prenotate su richiesta. (Riferimenti Reparto Carabinieri Biodiversità 0544.437379 – 0544.437398)
La mostra è stata resa possibile grazie al contributo iniziale della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e di Genus Bononiae, società che gestisce e valorizza il patrimonio culturale della Fondazione.

























































