Continua lo scontro mezzo stampa fra l’ex sindaco di Brisighella, Davide Missiroli, e il suo successore Massimiliano Pederzoli. Dopo la diatriba legata alla Romagna Faentina, lo scontro sui permessi legati alla Festa dell’Unità, le differenti vedute sulla figura del segretario comunale, la nuova polemica si accende attorno ai nuovi eventi ideati all’interno della Cava Marana:
“Se fosse vero che l’evento alla Cava Marana, che è partito sabato scorso con Marescotti, fosse stato organizzato senza autorizzazione, sarebbe veramente uno schiaffo alla coerenza. Prima si decide di non concedere il parcheggio della stazione di Brisighella, anche per motivi di responsabilità, per la Festa dell’Unità e poi si avvalla l’evento alla Cava Marana senza il minimo permesso, alla presenza dell’amministrazione di Brisighella alla conferenza stampa e alla prima serata e con sedie prese dal foyer del comune senza il benché minimo riguardo alle norme di sicurezza?

Ma come si fa ad organizzare un evento in questa maniera senza aver presentato nemmeno una Scia, la segnalazione certificata di inizio di attività in Comune? Non esiste nessuna richiesta di poter utilizzare la Cava e nemmeno una relazione allegata a firma di un tecnico abilitato attestante la rispondenza alle normative. Ma è possibile che nessuno dica qualcosa?

Se per l’evento con Marescotti fosse successo qualcosa di chi sarebbe stata la responsabilità: del Parco della Vena del Gesso che è proprietario dell’area? del presidente dell’associazione che organizza e deve presentare la richiesta di autorizzazione? oppure del Comune che ha dato un contributo alla realizzazione, lo ha promosso e ne ha la responsabilità della sicurezza e del controllo sul proprio territorio di competenza?

Come si fa a continuare a promuovere anche i prossimi eventi se non sono state presentate le pratiche idonee? Inoltre bisogna fare una valutazione se la Scia possa sostituire il parere della commissione pubblico spettacolo, visto che riguarda 4 serate alcune delle quali con chiusura a pagamento. Bisogna valutare se un pubblico spettacolo con chiusura a pagamento (anche con solo poco più di un centinaio di persone) e sedie scollegate fra loro (a mio parere inutilizzabili per le norme sulla sicurezza), possono essere autorizzate dagli sportelli unici dei Comuni se non hanno prima acquisito il relativo parere di agibilità della struttura e degli impianti da parte della commissione di vigilanza, composta dal Sindaco, dal comandante della Polizia municipale, dal dirigente medico dell’Asl, dal dirigente dell’Uut, dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco, da un esperto in elettrotecnica ed eventualmente anche da uno in acustica.

A questo punto la domanda sorge spontanea: perché tutte le sagre organizzate dalle nostre polisportive in tutte le frazioni e le feste di partito devono sottostare, giustamente, a tutte le regole e a commissione pubblico spettacolo, mentre agli amici degli amici si permette di organizzare il tutto senza il controllo del benché minimo rispetto delle norme ed in più con l’erogazione del contributo del Comune?

Noi tutti vogliamo che i concerti e gli spettacoli alla Cava Marana continuino, ma nel rispetto delle regole.

Sono questioni che riguardano la responsabilità, la sicurezza e l’incolumità di tutti. Per questo continuo a battere il chiodo: questa è l’ulteriore dimostrazione che quelli che “non conoscono la materia”, devono incominciare ad appoggiarsi alla struttura dell’Unione della Romagna Faentina, per avere una struttura amministrativa capace preparata che permetta il rispetto delle regole. Da sola l’Amministrazione Comunale di Brisighella non va da nessuna parte e non porta benefici a nessuno perché in teoria l’evento di sabato sera ed i prossimi sarebbero da annullare per mancanza di autorizzazioni.

La mia non è polemica fine a se stessa, gli consiglio vivamente di coordinarsi con l’Unione ed incominciare ad usarla nei dovuti modi per il bene e la sicurezza di Brisighella, dei suoi avventori e di chi organizza gli eventi”.