“L’idea di un treno ad idrogeno per la tratta ferroviaria Faenza-Firenze fu lanciata la prima volta, col titolo “Idrogeno per Dante”, pubblicata sulla stampa locale l’8 luglio 2018, dall’architetto ravennate Daniele Vistoli” afferma Pasquale Minichini, consigliere territoriale di Lista per Ravenna.

“Reiterata questo 29 novembre, è stata ripresa nei giorni scorsi dai sindaci di Firenze e Ravenna in vista del centenario dantesco, quasi per unire simbolicamente la città dove il Poeta è nato con quella dove, il 14 settembre 1321, è morto da esiliato. Questa linea ferroviaria storica, risalente al 1893, che attraversa la valle del Senio viaggiando con vecchie motrici diesel, è quasi in disarmo, perché i tunnel del tragitto non sono sufficientemente alti per consentirne l`elettrificazione” prosegue Minichini.

“L’obiettivo di fondo è di unire per la via più breve il porto di Ravenna con quello di Livorno, il mar Tirreno con quello Adriatico, tagliando 80 chilometri di percorso e scansando l’intasamento di Bologna. Si tratta dunque di cominciare dalla ferrovia Faenza-Firenze con delle motrici a idrogeno, che si affianchino o si sostituiscano alle motrici elettriche tradizionali dei treni merci o passeggeri” spiega Minichini.

“Poiché l’iniziativa nasce da un’intesa tra le FS Italiane e Snam, volta ad avviare la conversione delle linee ancora a gasolio verso propulsioni green, occorre puntare tutte le carte, a livello politico-economico e istituzionale, perché la prima sperimentazione del genere venga fatta con il treno dantesco ad idrogeno. La scia entro cui muoversi è l’accordo intervenuto nel giugno scorso tra la stessa Snam, una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo, e Alstom, multinazionale francese leader nelle soluzioni integrate per la mobilità sostenibile, il quale pone le basi, più in generale, per lo stoccaggio dell’idrogeno ad uso autotrazione privata. L’idrogeno sarebbe un toccasana per il porto di Ravenna: sostenibilità totale, flessibilità altissima, manovrabilità assoluta, niente cavi elettrici d`intralcio. Rotterdam, Amburgo, ed Algesiras, i nostri più forti competitori in Europa, ci stanno lavorando da oltre due anni” continua Minichini.

“FS Italiane è di proprietà dello Stato. SNAM è sostanzialmente in mano pubblica, maggior azionista la Cassa Depositi e Prestiti, di cui il sindaco di Ravenna, essendo anche presidente dell’Unione della Province Italiane, è membro del consiglio di amministrazione. Le premesse politiche per la Faenza-Firenze ad idrogeno ci sono tutte, concentrate al massimo nel PD (ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, presidenti delle regioni Toscana ed Emilia-Romagna, sindaci di Firenze e Ravenna). Vediamo se, una volta tanto, agli annunci seguirà almeno un fatto” conclude Pasquale Minichini.