Si è tenuto ieri l’incontro pubblico dell’Edera “Università a Ravenna, il merito del PRI”. Ad avviare l’iniziativa è stato il saluto di Eugenio Fusignani, segretario regionale del PRI, che ha ribadito come «se oggi Ravenna è una città universitaria riconosciuta, lo è anche grazie all’impegno e la perseveranza che i Repubblicani hanno avuto fin dai primi anni ’70. C’è ancora molto da fare, ma, dai 130 studenti del 1989, oggi siamo arrivati a oltre 4100 studenti e questo è un risultato invidiabile. Non bisogna dimenticare che l’Università è anche una palestra di cittadinanza, che deve formare cittadini e cittadine ed educare ai valori della Repubblica e della costituzione: quei valori che il PRI ha sempre portato avanti, spesso in splendida solitudine».

Il capolista dell’Edera alle elezioni comunali Giannantonio Mingozzi ha aggiunto che «una caratteristica della Ravenna universitaria è l’elevata presenza di fuorisede che riescono a inserirsi nel tessuto lavorativo della città. L’altra è la qualità dell’insegnamento, che è al passo con i tempi e in evoluzione. Il salto che abbiamo fatto in 30 anni per numero di iscritti non ha eguali e dobbiamo continuare a creare nuovi insegnamenti e Master attrattivi. Tra le questioni ancora aperte c’è quella abitativa e per questo è iniziata finalmente la costruzione dello studentato, che contribuirà anche alla riqualificazione dell’Isola San Giovanni».

Desiree Fondaroli, ordinario di Diritto penale e Master di Ravenna, ha sottolineato «l’impegno della città e delle imprese per accogliere e inserire gli studenti universitari nel tessuto economico locale», Fulvio Della Rocca, già Prefetto e Questore di Ravenna, ha ricordato come la sicurezza nell’ambito universitario debba nascere e crescere insieme al polo universitario, a vantaggio anche dei cittadini. La candidata Valeria Masperi ha ricordato l’importanza dell’insegnamento della Costituzione per formare dei cittadini rispettosi della cosa pubblica. Antonio Penso, direttore della Fondazione Flaminia, ha evidenziato la peculiarità del Campus diffuso di Ravenna, che «ha fatto rifiorire il centro e i suoi palazzi storici, stimolando di conseguenza lo sviluppo di nuove attività economiche», e ha sottolineato come ci si lamenti del fatto che Ravenna non sia abbastanza universitaria se confrontata con Bologna, «ma la prima ha una storia trentennale e la seconda secolare».

Infine, Corrado Saponaro De Rinaldis, Segretario Nazionale del PRI, si è complimentato con la sezione bizantina dell’Edera per l’impegno che ha messo nel costruire e far crescere una Ravenna universitaria, proprio in un momento in cui «l’Italia spende in istruzione e ricerca molto meno del debito pubblico».