“La crisi climatica, la crescita delle disuguaglianze, delle povertà e dell’odio in tutte le sue forme, le alluvioni che hanno ferito la nostra Comunità, l’avanzare di forze globali e locali fortemente antidemocratiche, la discussione di riforme aberranti – come il pericoloso decreto sicurezza per citarne uno – non possono e non devono lasciarci indifferenti.
Fronte Comune, associazione nata dall’impegno di giovani che studiano e lavorano, attiva da sei anni in città, è giunta ad un momento fondamentale della sua storia: il passaggio dall’attivismo alla politica attiva”. Con queste parole l’associazione ha deciso di comunicare il cambio di fatto di statuto. Un cambio di passo che punta a portare in politica il contributo dei giovani attivisti.
“I nostri punti di riferimento sono il Municipalismo, l’Ecologia integrale, il Socialismo democratico, l’Europeismoe l’Internazionalismo. Vogliamo organizzarci politicamente come giovani e come lavoratrici elavoratori per trasformare la nostra città e renderla più equa, inclusiva, solidale e sostenibile in poche parole: per tutti, per tutte”.
“Crediamo sia necessaria una visione politica nuova che metta in discussione i rapporti di forza e i fondamentali della nostra economia. Per questo, alla scarsità imposta dalla necessità di fare profitti sempre maggiori su beni e servizi, contrapponiamo l’abbondanza radicale dei Beni Comuni da gestire collettivamente”.
Fronte Comune fa parte della Rete neo-municipalista per la giustizia sociale e ambientale: realtà che raccoglie oltre 40 liste e formazioni politiche in tutta Italia, dove condivideremo azioni e iniziative comuni.
“Ci impegneremo fin da subito nella stagione referendaria sui temi della cittadinanza e del lavoro, oltre a iniziare a preparare il cambiamento che vogliamo in città. Invitiamo tutte e tutti coloro che vogliono impegnarsi attivamente per la città e per i referendum a unirsi a noi”.

























































