Incontro con l’autore, Il Condirettore de “Il Resto del Carlino” Beppe Boni e Don Pierre Laurent Cabantous presentano i loro libri oggi alle ore 21.00 presso il giardino della Casa di Max David in viale Roma 59

Durante la serata ci sarà un momento dedicato alla solidarietà per la ricostruzione della pineta di Milano Marittima e per il restauro della Chiesa del Suffragio di Cervia.

L’autore del libro Beppe Boni, Condirettore di Carlino.it e “Il Resto del Carlino” di Bologna, insieme a Gianni Leoni, già inviato di QN e “Il Resto del Carlino” che fu tra i primi cronisti ad arrivare sul luogo della strage, presentano. “La strage del 2 agosto” (Minerva Editore) Modera Carlo Cavriani, Caposervizio de “Il Resto del Carlino” Rimini. A seguire, Don Pierre Laurent Cabantous, Parroco del Duomo di Cervia, presenta “Un Don Camillo a Cervia” (ed. Itaca) Conduce Ilaria Bedeschi giornalista de “Il Resto del Carlino” Ravenna

Alla serata interverranno il Sindaco di Cervia Massimo Medri e il Vicesindaco Gabriele Armuzzi

Il libro: “La strage del 2 agosto” (Minerva Editore)

L’orologio è ancora lì, ancora fermo sull’ora dell’Apocalisse. Alle 10:25 del 2 agosto 1980, un sabato di sole, mentre l’Italia va in vacanza con il sorriso sulle labbra, una bomba fa esplodere la stazione di Bologna. È la più grande strage del Dopoguerra in Italia, in quel periodo già devastata dal terrorismo, al centro della strategia della tensione e degli Anni di piombo: muoiono 85 persone e 200 rimangono ferite. Le indagini partono a senso unico, verso la bomba di matrice neofascista, replay di precedenti fatti analoghi. La verità giudiziaria, in un’altalena di svariati processi, certifica la condanna all’ergastolo per Valerio Fioravanti e la sua compagna Francesca Mambro, la coppia “Bonnie and Clyde” dei Nar, e per Gilberto Cavallini, a 30 anni per Luigi Ciavardini. Il quinto uomo, in attesa di giudizio dopo 40 anni, è Paolo Bellini, ex Primula Nera. Ma la condanna di Mambro e Fioravanti divide ancora, non convince da più parti, anche a sinistra, è considerata piena di lacune. Intorno allo scenario della strage si muovono personaggi ambigui, depistatori e servizi segreti, affiora piena di misteri e indizi la pista alternativa dei terroristi palestinesi indicata dai nostri 007, ma non presa per buona dalla magistratura. E i mandanti di Fioravanti e Mambro? Secondo un’ultima inchiesta innescata dall’Associazione familiari delle vittime sono quattro deceduti, fra cui Licio Gelli capo della P2. I palestinesi, che collaboravano con brigatisti rossi e terroristi di Carlos lo Sciacallo, finanziati dalla Germania dell’Est, avevano avvertito: faremo attentati in Italia. Perché? Perché, dicono i servizi segreti e le conclusioni della commissione Mitrokhin, l’Italia non rispettò il Lodo Moro, patto che prevedeva libera circolazione di armi e membri del Fplp in Italia. Un groviglio, fra trame e ombre, che non ha ancora la parola fine.

L’autore: Beppe Boni, è nato a Castelfranco Emilia nel 1957, a metà strada fra Modena e Bologna, nello stesso anno in cui Carosello debuttava in televisione e la Fiat 500 diventava la mini diva delle strade italiane. È condirettore di Carlino.it e de “Il Resto del Carlino” di Bologna, dove ha trascorso gran parte della carriera. Nel percorso professionale ha salito tutti i gradini. Prima cronista di nera e giudiziaria, antica passione, poi caposervizio, capocronista della cronaca di Bologna, caporedattore, caporedattore centrale e vicedirettore. Ha diretto due volte “Cavallo Magazine”, rivista dello stesso gruppo editoriale. Ha anche collaborato negli anni scorsi con l’Agenzia giornalistica Ansa e il “Corriere della Sera”. I primi passi nel giornalismo li ha mossi al “Giornale” diretto da Indro Montanelli, dove ha cominciato come professionista. Oggi è arrivato qui.

Il libro: “Un Don Camillo a Cervia” (ed. Itaca)

Prefazione di Costanza Miriano

Sulle orme di Guareschi, Don Pierre Laurent Cabantous racconta il suo quotidiano parlando con Gesù: in mezzo al frastuono del mondo, la speranza è incontrare la Sua Voce che ci ama infinitamente

Si è messo sui passi di Don Camillo perché con lui condivide il compito quotidiano di portare nel suo paese la buona notizia che esce dalla voce di Gesù; di essere una presenza temporale con diritto di voce sull’eterno per la sua città. E avere un compagno di viaggio è bello. Come lui stesso racconta: ho pubblicato sulla mia pagina Facebook, in stile guareschiano, alcuni miei dialoghi con Gesù, prendendo spunto da ciò che mi capitava o da vicende passate. Tali dialoghi sono diventati – per usare il gergo dei social – “virali”, cosi’ è nato il libro.

Si sono rivelati essere diciotto piccole catechesi fatte con il sorriso, piccoli capolavori di fede e ironia.

L’autore: Pierre Laurent Cabantous, italo-francese, è nato a Ravenna il 21 aprile 1962. Dopo aver concluso gli studi teologici a Bologna, è stato ordinato sacerdote il 31 ottobre 1987 dal cardinale Ersilio Tonini. Ha insegnato religione cattolica nella scuola media e diretto la Scuola di formazione teologica dell’arcidiocesi di Ravenna nel triennio 2010-2013. Parroco a Piangipane dal 1991 al 2013, dall’8 dicembre 2013 è arciprete della parrocchia concattedrale S. Maria Assunta a Cervia.