Il Piano dei trasporti integrato 2025 (Prit) passa alla prova della commissione Territorio, ambiente e mobilità (presieduta da Manuela Rontini) con il sì del Partito democratico, contrari i Cinquestelle, astenuti Lega nordSinistra italiana e Prodi (Misto). Il documento sbarcherà in Aula, per la definitiva approvazione, il 9 luglio prossimo.

Sistema aeroportuale. L’obiettivo generale qui è quello di promuovere un sistema coordinato nel rispetto delle singole autonomie. Nello specifico: far volare 12 milioni di passeggeri l’anno (10 solo dallo scalo di Bologna) garantendo la massima accessibilità e favorendo in particolare il trasporto pubblico e l’intermodalità degli spostamenti. Per esempio, per quanto riguarda il Marconi, il Piano prevede la “valorizzazione dell’Alta velocità” con l’attivazione del collegamento ferroviario tra l’aeroporto e la stazione, il People Mover.

Il Piano specifica anche che “l’attuale insieme degli aeroporti aperti al traffico commerciale in Emilia-Romagna (Bologna, Rimini e Parma) non prevede l’apertura di ulteriori scali, ad eccezione di quello di Forlì”, per cui si aspetta di attendere il piano di sviluppo dello scalo. Il Prit prevede inoltre “la promozione di un sistema aeroportuale coordinato che valorizzi l’offerta e le opportunità per il territorio e porti a un miglioramento delle performance dei singoli aeroporti, nel rispetto delle singole autonomie”.

Il Prit identifica l’aeroporto Marconi (Bologna) come portale strategico per l’accessibilità del sistema economico emiliano-romagnolo, prevede per il Verdi (Parma) un ruolo complementare, trovandosi tra Milano e Bologna, che potrà favorire l’accessibilità all’area emiliana e a importanti poli economici produttivi puntando quindi maggiormente sui cargo, e infine conferma il Fellini (Rimini) come scalo principalmente dedicato al traffico turistico e business diretto sulla costa adriatica, e con carattere internazionale per l’accesso alla Repubblica di San Marino.

Il monitoraggio del Piano. Il documento prevede l’istituzione di una cabina di regia della mobilità regionale. Uno strumento che dovrà essere di supporto nelle scelte di pianificazione e di gestione dei sistemi di trasporto. Compito della cabina di regia sarà anche la promozione della standardizzazione delle variabili e delle loro modalità di rilevamento, così da facilitare la produzione di dati omogenei tra ambiti territoriali diversi, il confronto costruttivo tra realtà analoghe, il trasferimento di buone pratiche e della loro coerente valutazione.

I costi previsti. Le fonti di finanziamento per i trasporti sono legate a stanziamenti statali e degli Enti locali, dai rientri tariffari (con un obiettivo nazionale sul rapporto ricavi/costi del 35%), da risparmi di recupero da produttività aziendale e da una certa capacità interna del sistema di autofinanziamento. Il Piano perciò prevede una spesa di 8.824 milioni di euro per il sistema stradale, 5.556 milioni per il trasporto pubblico locale e la mobilità sostenibile e 1.494 per il sistema logistico composto (piattaforma, porti, idrovia) per un totale, al 2025, di 15.874 milioni di euro. Questo sempre se tutte le azioni verranno attuate.

La commissione ha approvato 12 di 41 emendamenti presentati. Tra le modifiche più importanti l’inserimento, tra gli interventi previsti dal provvedimento, della tangenziale nord di Faenza (nel ravennate), compresi i lavori per migliorare l’acceso alla città (emendamento a firma Manuela Rontini del Pd), e della circonvallazione di Calabrina, nel cesenate (emendamento a firma Lia Montalti del Pd). In previsione anche la realizzazione della variante alla statale 16 tra gli abitati di Camerlona, Mezzano e Glorie, sempre nel ravennate (emendamento a firma Mirco Bagnari del Pd). Inserita nel programma anche la riqualificazione del tratto della Ravegnana da Ravenna a Forlì (emendamento a firma Massimiliano Pompignoli e Andrea Liverani della Lega e di Rontini e Massimo Iotti del Pd). Verranno inoltre aggiunte, nell’elenco delle arterie strategiche a livello regionale, le provinciali Santagatese e Sarsinate (due emendamenti a firma di Massimiliano Pompignoli della Lega). Verrà poi potenziato il materiale rotabile durante eventi particolari (emendamento a firma Andrea Bertani dei Cinquestelle).