“Era il 18 giugno 2018 quando il recordman del taglio del nastro, il Sindaco Michele de Pascale inaugurava in pompa magna e con toni trionfalistici la sede ravennate della Cmit, azienda cinese operante nel settore della progettazione di navi, degli  impianti per il settore oil&gas e  dell’interior design di navi da crociera.

A distanza di appena 4 anni da quell’evento, ecco arrivare il triste annuncio: la Cmit licenzia tutti i 52 dipendenti. 

Il giorno del taglio del nastro 4 anni fa de Pascale affermò ” E’ una notizia importante per il porto e l’offshore ravennate  Arriva a Ravenna  una delle prime compagnie al mondo del settore. CMIT-Europa  si insedia in una città ai primi posti al mondo per la specializzazione delle aziende del settore energetico. Il recente investimento nel settore LNG, lo sta a testimoniare. Inoltre, mettiamo a disposizione 200 ettari di aree retroportuali per ragionare in termini di futuro sviluppo della collaborazione.

Eppure all’inaugurazione nel 2018, fu annunciato un investimento di 10 milioni di euro e l’assunzione immediata di 24 persone con l’obiettivo di arrivare a 100 in 2 anni.  

E dulcis in fundo la creazione di  centro ricerche di livello mondiale che  si intendeva  sviluppare in maniera molto veloce anche grazie alla collaborazione con il Comune e l’Autorità di sistema portuale.

E per questa ragione il Sindaco de Pascale, assieme al Presidente dell’autorità portuale Daniele Rossi si era recato per alcuni giorni  nel mese  di dicembre 2018 a Hong Kong insieme ad un codazzo di dirigenti e funzionari, per siglare intese con la della Cmit Europe, società della China Merchants Group, una delle più importanti compagnie di Stato cinesi. 

Dichiarò dall’ex colonia asiatica inglese ora  facente parte della Repubblica Popolare Cinese il Sindaco de Pascale: “una missione molto importante che ci ha permesso di approfondire la conoscenza di un grande gruppo industriale e di sviluppare relazioni rilevanti per il futuro su offshore, traffico container e ricerca e sviluppo”. 

Poi però non si è visto nessun investimento ed ora la mazzata dei 52 licenziamenti….A distanza di 4 anni non c’è più nulla. Il centro di ricerche a livello mondiale non è mai stato concepito,  l’assunzione fino a 100 dipendenti neppure.

Dopo la crisi della Tozzi Sud, ora questa nuova tegola. 

Siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo e per questo abbiamo attivato il Consigliere Regionale di Rete Civica Marco Mastacchi, affinché chieda alla Regione un tavolo per la tutela dei lavoratori e la garanzia della cassa integrazione di entrambe le aziende.”