“Lui si chiama Hillary Sedu, Italiano di origini Nigeriane, Dottore in legge con la sua laurea conseguita in Italia è stato discriminato e umiliato in piena udienza da un giudice”. La denuncia viene dall’associazione Terzo Mondo  “dopo il vergognoso episodio di matrice razzista successo tempo fa al Tribunale di Ravenna, dove un avvocato o chi per lui scrisse sul fascicolo della causa la parola “negro” per definire la sua controparte. Anzi, NEGRO in maiuscolo”. 

“Con rammarico e delusione, noto che forse la lezione di non ripetere mai più presso ad una sede giudiziaria questa stupidità umana sia servita solo nel nostro territorio” commenta il presidente dell’associazione Charles Tchameni Tchienga, che ricostruisce quanto accaduto in tribunale. 

“In effetti il Dottore Hillary Sedu, avvocato nel foro di Napoli, nonché Consigliere nell’ordine degli avvocati del foro di Napoli, l’altro ieri, prima che iniziasse l’udienza, si è visto chiedere da un giudice onorario di esibire come da prassi il tesserino da avvocato. Dopodiché, il giudice ha domandato davanti a tutti: “Ma sei avvocato avvocato?”. 

Avendo ricevuto una risposta affermativa ha insistito: “Ma sei laureato?”.

Sedu, sbigottito e umiliato, ha risposto positivamente con educazione e massimo rispetto. 

Questa nazione non è solo queste scene orrende ed imbarazzanti, purtroppo questo accade in Italia, nel 2021, in un tribunale: luogo per eccellenza dell’uguaglianza e del rispetto dei principi basilari dei valori della dignità umana. 

Per la giurisprudenza Italiana basta essere un nero per essere considerato un impostore o un bersaglio qualsiasi a prescindere da tutto? 

I pregiudizi, le discriminazioni, il razzismo sono stupidità umane senza una dovuta cura culturale e mentale, il silenzio uccide più di una qualsiasi malattia, pandemia o calamità naturale. Fa ancora più male costatare che ad attivare queste intolleranze nei confronti del suo prossimo siano delle persone che hanno il delicatissimo compito di giudicare o difendere i cittadini. 

Mi associo ai miei collaboratori per esprimere all’avvocato Sedu Hillary tutta la nostra solidarietà. Siamo tutti Sedu. 

Prima era toccato a Ravenna, oggi è successo presso il Tribunale di Napoli: a questo punto mi è difficile continuare a pensare che siano casi isolati. Mi rifiuto categoricamente di pensare minimamente che i giuristi Italiani si stanno pian piano slegando dai principi dell’uguaglianza e dei valori della dignità unama. La giurisprudenza Italiana non può lasciarsi identificare da una matrice così vigliacca ed altamente disumana.

Qualcuno deve assolutamente intervenire”.