La Polizia di Stato e l’Agenzia delle Dogane di Ravenna hanno arrestato K.S., 54enne serbo, per il reato di favoreggiamento e introduzione nel territorio dello stato di cittadini extracomunitari clandestini.

Ieri mattina il personale della Polizia di Frontiera Marittima della Questura di Ravenna è intervenuto, su richiesta dell’Agenzia delle Dogane, presso uno spedizioniere del porto San Vitale dove il conducente di un autoarticolato aveva segnalato che delle grida di persone provenire dal proprio semirimorchio.

Gli agenti della Polizia di Frontiera, celermente intervenuti sul posto, accertata la presenza di esseri umani all’interno del semirimorchio hanno rotto il sigillo apposto sull’autoarticolato accertando che all’interno vi erano quattro cittadini afgani tutti minori degli anni 18.

Sul posto interveniva anche personale della Sezione criminalità Organizzata e Straniera della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica della Questura che sul posto accertavano che il sigillo apposto sul mezzo era un tipo di sigillo che era stato apposto da un Funzionario doganale serbo e non si trattava di un sigillo applicato da uno spedizioniere su autorizzazione della Dogana serba. Detto sigillo aveva la funzione di garantire che il carico non fosse stato alterato, modificato, sottratto o distrutto durante il trasporto, nonché di attestare che il carico trasportato era effettivamente quello indicato nel documento di trasporto e nella bolla doganale emessa dalla Dogana serba.

La Polizia Scientifica accertava inoltre che, una volta applicato il sigillo all’autoarticolato, era impossibile che passeggeri clandestini si introducessero all’interno del mezzo senza arrecare danni sia al veicolo che al sigillo stesso, ragion per cui i passeggeri clandestini erano stati fatti salire a bordo del semirimorchio prima che i funzionari doganali serbi apponessero il sigillo di sicurezza.

In ragione delle testimonianze rese da parte dei quattro clandestini e delle fonti di prova documentate e acquisite dagli investigatori, il conducente dell’autoarticolato K.S. è stato dichiarato in arresto per i reati di favoreggiamento e introduzione nel territorio dello stato di cittadini extracomunitari clandestini.

Al conducente, che al termine delle formalità di legge è stato associato alla Casa Circondariale di Ravenna, è stata anche contestata l’aggravante della pericolosità per aver utilizzato un mezzo di trasporto internazionale non adibito al trasporto di persone e, pertanto, in condizioni precarie