Il 4, 11 e 18 dicembre, alle 15:00 e alle 16.30, il Mar ospita lo spettacolo dal titolo Il mostro di Ravenna nella propria sede di via di Roma 13. Regia e cura dello spazio sono di Alessandro Argnani e Alessandro Panzavolta, il testo è del poeta Nevio Spadoni. Intervengono l’attrice Laura Redaelli e tre allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Giuseppe Verdi di Ravenna: Mirko Cerati, Silvia Torri – clarinetto basso – Amerigo Spano – violoncello, che si alterneranno nel corso degli appuntamenti. Le musiche sono del maestro Christian Ravaglioli.

Il testo di Spadoni ripercorre la leggenda del mostro di Ravenna, personaggio che aderisce alle corde del poeta ravegnano. Spadoni – che da sempre predilige i reietti, i rifiutati dalla società e i perseguitati dal potere dei benpensanti – riabilita questa figura, capro espiatorio come tanti altri nella storia, dandogli ‘diritto di cittadinanza’, come persona, nonostante i suoi limiti.

Prosegue la collaborazione tra il Museo d’arte della città e Ravenna Teatro: il 4,11 e 18 dicembre va in scena lo spettacolo che nasce da un testo di Nevio Spadoni

Il 4, 11 e 18 dicembre, alle 15:00 e alle 16.30, il Mar ospita lo spettacolo dal titolo Il mostro di Ravenna nella propria sede di via di Roma 13. Regia e cura dello spazio sono di Alessandro Argnani e Alessandro Panzavolta, il testo è del poeta Nevio Spadoni. Intervengono l’attrice Laura Redaelli e tre allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Giuseppe Verdi di Ravenna: Mirko Cerati, Silvia Torri – clarinetto basso – Amerigo Spano – violoncello, che si alterneranno nel corso degli appuntamenti. Le musiche sono del maestro Christian Ravaglioli.

Il testo di Spadoni ripercorre la leggenda del mostro di Ravenna, personaggio che aderisce alle corde del poeta ravegnano. Spadoni – che da sempre predilige i reietti, i rifiutati dalla società e i perseguitati dal potere dei benpensanti – riabilita questa figura, capro espiatorio come tanti altri nella storia, dandogli ‘diritto di cittadinanza’, come persona, nonostante i suoi limiti.