La querela a firma di Daniele Rossi, Presidente di Adsp Ravenna, temeraria, infondata e ai limiti dell’intimidatorio, a carico di Veronica Verlicchi e Roberto Ticchi de La Pigna, Corriere di Romagna e Ravenna & Dintorni è stata archiviata dal Gip di Ancona in data 30 settembre 2021.

Nell’ordinanza di archiviazione, il Gip riconosce l’assoluta correttezza di Veronica Verlicchi, Roberto Ticchi e dei giornalisti delle testate sopracitate, in quanto non esiste alcuna diffamazione nei confronti di Daniele Rossi. Gli accusati hanno semplicemente esercitato il diritto di cronaca e libertà di espressione garantito dall’art 21 della Costituzione.

Verlicchi si é contraddistinta in questi anni per avere più volte chiamato in causa le responsabilità di Daniele Rossi su diverse questioni di sua competenza.
In virtù di questo, la querela di Rossi appare proprio come un maldestro tentativo di zittire l’opposizione per aver fatto il proprio dovere.

Nello specifico, la querela di Rossi nasce dall’episodio in cui Verlicchi riceve una lettera anonima (ma evidentemente scritta da qualcuno all’interno di AP), in cui si denunciano atteggiamenti dai tratti punitivi nei confronti di un ristretto numero di dipendenti di AP, in conclamato dissenso con la presidenza. Personale che, a quanto si riferisce nella lettera, é stato spostato di ruolo e ha visto cambiare le proprie mansioni.

La busta é arrivata nelle mani della segreteria della Verlicchi in Comune già aperta. E poiché essa conteneva informazioni e dati particolari, é stata prontamente consegnata dalla Verlicchi all’Autorità competente.
I quotidiani locali, nei giorni successovi, hanno riportato la notizia di quanto accaduto.

Daniele Rossi avrà probabilmente ritenuto questa una ghiotta occasione e ha pensato bene di querelare tutti. Giornali compresi, i quali avevano semplicemente svolto il loro dovere di informazione.

Un’iniziativa quella di Daniele Rossi di una gravità inaudita poiché Rossi, non pago della richiesta di archiviazione inoltrata già dalla Procura di Ancona, ha proposto opposizione trascinando la questione per diversi mesi, fino alla suddetta sentenza di archiviazione firmata dal GIP di Ancona.

Un accanimento quello di Rossi, difficilmente giustificabile con la sola questione di una lettera anonima diventata pubblica.
Il tutto, assume piuttosto i tratti della persecuzione politica.

Tanto più se si considera che Daniele Rossi é sempre pronto ad affiancarsi al sindaco Michele de Pascale, anche ben oltre le occasioni richieste dal suo ruolo di Presidente dell’Autorità Portuale.

Nell’ultima sua apparizione in ordine cronologico, lo vediamo brindare festante al fianco di de Pascale alla proclamazione della sua rielezione a Sindaco, ad esempio

Ora a fronte dell’ordinanza di archiviazione emessa con estrema chiarezza da parte del Gip di Ancona, chiediamo che Daniele Rossi si dimetta da Presidente dell’Autorità Portuale.

E’ inoltre, opportuno che il neo rieletto sindaco di Ravenna Michele de Pascale si esprima sulla questione poiché essa vede coinvolti un Ente pubblico al cui interno vi è un rappresentante del Comune nominato dallo stesso de Pascale e un Consigliere comunale di opposizione.

Se de Pascale ritiene di essere il “sindaco di tutti i Ravenna” ne dia prova, esprimendo la propria solidarietà nei confronti della Verlicchi, riconosciuta totalmente in buona fede dalla Giustizia oltre che dai fatti, e verso i quotidiani che hanno legittimamente svolto la loro funzione di informazione.

E per quanto riguarda le scelte decisionali di Adsp Ravenna l’attenzione della lista civica La Pigna sarà sempre costante al di la dei biechi tentativi di tapparci la bocca.