Alessandro Vitali, dirigente de Il Popolo della Famiglia a Faenza, interviene in merito alla gestione del dopo alluvione:”A più di due settimane dal dramma che ha colpito Faenza, la città si presenta ancora ferita. Sono tantissime ancora le criticità da affrontare e non siamo che all’inizio di un percorso pluriennale di ritorno alla normalità, se di normalità si potrà parlare”.
Negli ultimi giorni sta prendendo piede l’ipotesi di nominare un commissario straordinario proprio per coordinare le operazioni di ripristino delle città colpite da alluvione. “Rimaniamo sbalorditi che tra i nomi che circolano ci sia quello del Presidente Bonaccini” afferma Vitali. “Proprio lui e la sua giunta ancora devono fare chiarezza sugli ormai famoso 55 milioni di euro da spendere per il rafforzamento e la manuntenzione dei fiumi. Nello specifico Lamone, Idice e Sillaro. La recente visita del Presidente della Repubblica Mattarella, a nostro avviso inopportuna ed ipocrita, senza nemmeno la presenza di un emissario dell’ attuale governo in carica, ha dato sentore che il Partito Democratico voglia ergersi ad unico protagonista della scena, cercando di fare forza sui comuni vicini politicamente alla regione per ripartire come nulla fosse.
Proprio per questo atteggiamento estremamente pericoloso e per il mistero sulla gestione di fondi indispensabili per la sicurezza pubblica, chiediamo come Popolo della Famiglia il commissariamento dell’intera Regione e contestualmente le dimissioni del Presidente Bonaccini”.
Infine, un commento a quanto dichiarato di recente dai Giovani Democratici. “A detta della nuova generazione del Partito Democratico, si deve l’alluvione sulla Romagna al cambiamento climatico. Ebbene, dopo l’ennesimo schiaffo alla dignità di chi ha perso tutto, è bene che il Partito Democratico, il cui leader tra l’altro è stato scelto dai gazebo dei non iscritti, si faccia un’esame di coscienza e si lasci aiutare per uscire da questa drammatica situazione.”