I ritratti del Covid diventano una mostra: dal 1° settembre, aperta al pubblico “Data mi fu soave medicina” in 45 scatti

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I giorni più bui della pandemia in ospedale, nella città e per le persone rimarranno a lungo nella memoria di tutti: il fotografo ravennate Giampiero Corelli ha così voluto restituire ai suoi concittadini un reportage di volti, situazioni, paure e speranze della Ravenna dei giorni più difficili sul fronte covid-19. Il suo lavoro sarà inaugurato martedì 1 settembre alle ore 18 a Palazzo Rasponi dalle Teste con la mostra “Data mi fu soave medicina”, 45 immagini in bianco e nero che sono anche un significativo omaggio, come tutte le complessive 200 presenti nel libro, al personale sanitario distintosi in maniera illuminante nell’assistenza al prossimo.

L’esposizione – insieme a “Siamo tutti italiani/Mascherine tricolore”, progetto nato dalla stilista Cristina Rocca, sempre in collaborazione con Giampiero Corelli – sarà visibile gratuitamente fino al 20 settembre ogni giorno, tranne il lunedì, dalle ore 17 alle 21.