Nella giornata di martedì 23 gennaio, gli studenti delle classi 4B, 4F, 5B, 5DE del Liceo artistico “Nervi Severini” di Ravenna hanno avuto l’opportunità di visitare l’azienda del rinomato argentiere, architetto e designer Giovanni Raspini, a Pieve al Toppo, nei pressi di Arezzo. 

Durante le due ore trascorse in azienda, è stato mostrato tutto l’iter di realizzazione dei gioielli, sia destinati alla vendita, sia pezzi unici esposti in diverse mostre. I modelli stilistici dei gioielli che sono stati presentati sono contemporanei, ma le tecniche di lavorazione sono quelle antiche, tramandate nel corso del tempo. 

Dopo la distribuzione a tutti di un catalogo autografato, l’artista ha concesso una fotografia insieme ai ragazzi, sotto un grande coccodrillo che, per Raspini, rappresenta uno degli animali che più si prestano alla lavorazione dell’argento per le squame che, in rilievo, creano degli effetti di luce e di volume molto interessanti.

Dopo la visita ai laboratori, i ragazzi avuto l’opportunità di andare, assieme a Francesco, stretto collaboratore di Raspini, al Museo a Palazzo dei Topi d’Argento, aperto per l’occasione, affascinante costruzione cinquecentesca situata a Monte San Savino. Acquistata dall’artista, e suo studio estivo, diventa spazio funzionale e luogo di raccolta di tutti i gioielli, pezzi unici realizzati per le diverse mostre fatte nel tempo e collocati in numerose stanze, ognuna con una sua identità coreografica, ma unite da uno stile inconfondibile.

Le opere di gioielleria esposte sono state fotografate e descritte anche in un libro che rappresenta il giro del mondo in ottanta gioielli, dove ognuno di questi, per le sue caratteristiche, identifica i luoghi che hanno ispirato Raspini alla loro realizzazione con grandissima originalità scultorea e ricchezza di materiale assemblato.

Durante tutto il corso di questo itinerario alla scoperta del talento e della genialità, è stato trasmesso ai ragazzi entusiasmo e ispirazione, a seguito delle domande ed ascoltando attentamente quello che è stato spiegato.

Tutti i ragazzi hanno percepito l’esperienza in modo molto costruttivo anche per possibili sbocchi futuri che possono nascere dall’intreccio dell’interdisciplinarità, quando si respira il mondo dell’arte in tutti i suoi campi.

Molto interessante, infine, la presentazione delle diverse tavole progettuali, divenute fonte di ispirazione per i giovani artisti che Raspini ha dato la sensazione di amare, attento a volerli continuamente scoprire.

Poter parlare e intrattenere un dialogo direttamente con gli artigiani all’opera, è stato altrettanto significativo, perché ha dato la giusta dimensione al valore di tutto ciò che nasce e diviene, attraverso il meglio di ognuno.

Gli studenti delle classi 4B, 4F, 5B, 5DE ringraziano di cuore Giovanni Raspini per l’importante esperienza.