Favorire la conoscenza sul tema delle demenze, abbattere lo stigma sociale e integrare le attività museali con interventi psicosociali per creare spazi di conoscenza, condivisione e benessere, ritardando l’ingresso nelle fasi acute della condizione della demenza e offrendo una rete di sostegno ai familiari: sono questi i principali obiettivi dell’accordo quadro sottoscritto dall’Amministrazione Comunale, dall’Azienda USL della Romagna – Distretto di Ravenna, dall’Associazione Alzheimer Ravenna e dalla Fondazione RavennAntica, che è stato presentato questa mattina in un incontro congiunto con il Tavolo a sostegno delle disabilità promosso dall’amministrazione comunale.
La convenzione riconosce ufficialmente il ruolo delle attività a sostegno delle famiglie e delle strutture coinvolte dalla presenza di una persona con demenza svolte al Museo Classis come spazio di cura e comunicazione, tramite esperienze di relazione con il patrimonio culturale. Questo accordo si inserisce nell’ambito del Welfare culturale, basato sul riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dell’efficacia delle attività culturali e artistiche come strumenti che contribuiscono a migliorare il benessere soggettivo, l’inclusione sociale, e la qualità della vita delle persone con disabilità o che vivono situazioni di fragilità e marginalità.
Il progetto, ideato da Fondazione RavennAntica e realizzato in collaborazione con l’associazione Alzheimer Ravenna e il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Ravenna, vuole offrire esperienze museali specifiche per persone che vivono la condizione della demenza e ai loro familiari, con l’obiettivo di rendere accessibile e inclusivo il patrimonio culturale della città e del territorio e di trarre da esso quel potenziale di narrazione e dialogo che contribuisce alla coesione sociale. Le attività mirano anche a sensibilizzare l’intera comunità sulle problematiche legate all’invecchiamento cognitivo e a promuovere un cambiamento culturale nella percezione della demenza.
La formazione del personale museale, svolta presso il museo Classis Ravenna, ha visto la collaborazione dei professionisti del settore educativo-culturale e sanitario del territorio. Fondamentale il contributo dei docenti provenienti dall’esperienza pluriennale di Palazzo Strozzi, che hanno trasmesso competenze pratiche e teoriche sulle modalità relazionali più efficaci per interagire con persone affette da disturbi cognitivi in un ambiente museale. Hanno partecipato anche i professionisti del CDCD dell’AUSL di Ravenna e volontari dell’Associazione Alzheimer Ravenna. Proprio la coprogettazione e la realizzazione condivisa delle attività sono la forza di questo progetto fondato su un’alleanza tra istituti di cura e musei.
Dopo il successo della fase sperimentale dello scorso anno, da febbraio 2025 le attività promosse da Fondazione RavennAntica al museo Classis sono entrate ufficialmente nell’offerta stabile dei servizi socio-sanitari territoriali destinati alle persone con demenza e ai loro familiari, con ulteriori iniziative programmate per i mesi di giugno e novembre. È solo l’inizio di un percorso mirato a riconfigurare sia il ruolo del museo quale luogo di partecipazione e luogo vocato all’incontro e alle alleanze sia il concetto di cura che sempre più necessita non solo dell’approccio medico, ma anche dello sguardo della comunità.
L’accordo che sancisce la collaborazione della Fondazione RavennAntica è frutto di un percorso sostenuto dal 2023 con grande convinzione volto ad azioni concrete che guardano all’invecchiamento della popolazione e alle opportunità che di fronte a questo fenomeno sociale possono ritrovarsi nei luoghi della cultura.
Si tratta di un metodo ispirato alla condivisione, allo spirito di collaborazione per il bene comune che caratterizza il nostro territorio di cui Classis Ravenna – Museo della città e del territorio è luogo di memoria aperto alla partecipazione e generatore di coesione.
Fondazione RavennAntica esprime tutta la propria gratitudine all’Amministrazione Comunale, al Distretto di Ravenna dell’Ausl Romagna e all’Associazione Alzheimer per aver lavorato molto intensamente in questi anni per arrivare all’accordo che oggi si presenta da cui, ne siamo certi, si origineranno progetti davvero determinanti per il benessere delle cittadine e dei cittadini.


























































