Ecogest si appresta ad affrontare l’ultimo trimestre di questo 2020 con una leggera flessione dei ricavi, stimata nell’8%, dovuta alla pandemia che ha colpito tutti i settori, ivi compresi quelli di pubblica utilità, pur mantenendo un EBTDA costante, ed anzi in leggera crescita.
Gli eventi che hanno caratterizzato il primo semestre 2020 hanno generato una forte riduzione del personale pari a circa 37 unità sulle 200 storicamente impegnate sul territorio nazionale, a causa delle restrizioni imposte sui movimenti da alcuni Paesi di provenienza del personale operaio; sul fronte dei mercati stranieri, pur mantenendo attive le proprie società collegate/controllate, sono stati registrati dei significativi rallentamenti sull’andamento delle grandi opere di collegamento viario, sui cui interventi, previsti entro il 2020, sono stati posticipati integralmente al nuovo anno; il mantenimento dei contratti ha permesso, comunque, di confermare gli impegni assunti con le aziende locali e mantenere integri i livelli occupazionali.
Sul fronte italiano l’azienda ha avuto la totale conferma di tutti i contratti di manutenzione in essere ma è stata costretta, per precisa scelta dei committenti, a significative modifiche dei programmi di manutenzione che hanno poi di fatto alterato i ricavi con una leggera flessione.
Non si registrano casi di contagio fra il personale impegnato nei cantieri: l’azienda grazie ad una sistematica campagna di prevenzione e controllo, ha monitorato e sottoposto a screening sanitario, attraverso tamponi naso-faringei e test sierologici, tutto il personale operaio, ripetendo nel tempo tale attività di controllo, ottenendo lo status di “free COVID company”.
Sul fronte del welfare aziendale, grazie al supporto del gruppo bancario INTESA, sono stati forniti strumenti di assistenza economica permanente a tutte le famiglie del personale operaio per l’acquisto di libri scolastici e visite mediche di base in favore dei figli minorenni.
L’azienda, nell’ambito dei provvedimenti di stato sull’assistenza alle imprese, non ha usufruito di sostegno CIG, non ha effettuato licenziamenti per riduzione di personale, ma piuttosto nuove assunzioni, proseguendo nel percorso che vede gli azionisti di riferimento, attraverso la propria holding di famiglia, Greenway Group, impegnati negli ultimi passaggi di razionalizzazione del perimetro societario, volto al rafforzamento patrimoniale, in vista del progetto di ingresso nel mercato USA che, compatibilmente con la pandemia, avverrà nel corso del nuovo esercizio, e che sta vedendo parte protagonista anche il sistema bancario attraverso gli Istituti Banca INTESA e BPM che sono stati coinvolti in un percorso strutturale, grazie al quale, innescando un circuito virtuoso, si è registrato l’abbattimento di alcuni debiti ed una più corretta gestione dei flussi finanziari, oggi notevolmente migliorati.