L’eco-quartiere San Rocco, mai realizzato, va all’asta. Il terreno, dove furono iniziati i lavori, poi sospesi. appare sul sito astalegale.net dove è in vendita ad un prezzo base di 1.110.000 euro, con un rialzo minimo di 56 mila euro. La data dell’asta è fissata per il 16 aprile, alle 18. La procedura è in carico al Tribunale di Ravenna.
https://www.astalegale.net/Aste/Detail/B2334122-Terreno-Quartiere-S-Rocco—Quartiere-Centro-Nord-Faenza
Sono in vendita 9 dei 13 lotti edificabili, facenti parte del progetto dell’ecoquartiere, che ebbe origine dalla partecipazione del Comune di Faenza al bando regionale “Contratti di quartiere” e relativi finanziamenti.
2 lotti sono costituiti dai condomini già abitabili per i quali è prevista la messa all’asta di 68 appartamenti e 72 autorimesse/posti auto;
11 lotti costituiscono l’attuale area non urbanizzata ed in stato di completo abbandono.
7 di questi furono oggetto di progetti preliminari ed esecutivi elaborati da diversi studi di progettazione e poi assegnati con bando pubblico alla Società “San Rocco Faenza Case” espressamente costituita nel 2007 per l’edificazione del quartiere.
Due di questi lotti furono a più riprese oggetto di inizio lavori con opere di fondazione ancora visibili.
Gli anni passati si era parlato di un tentativo di ripartenza dei lavori, ma un’interdittiva antimafia, nel 2017, bloccò il nuovo progetto sul nascere.
Di fronte alla notizia dell’asta, Legambiente Faenza chiede all’amministrazione comunale quale sarà il futuro dell’area:
“Nella perizia c’è tutta una serie di valutazioni normative che andranno verificate per capire cosa comportano e quali modifiche urbanistiche sarebbero possibili.
L’area è complessa, data la forma ed i lotti che non sono oggetto di asta perché di fatto mai entrati nel progetto e nell’assegnazione originaria.
Per quanto riguarda l’asta per i lotti dei terreni, non costruiti o interrotti, non parrebbe possano avere una grande appettibilità, a meno che qualche interlocutore disponga di insospettabili risorse finanziarie o che progetti di stravolgere l’impianto urbanistico.
Questione che l’Amministrazione Comunale deve necessariamente valutare al fine di dare più precise informazioni ai cittadini.
Vista la complessità dell’area, la posizione (tra la ferrovia e l’area ex Zanzi già convenzionata per costruire), con la nota realtà di scarsa necessità di nuove residenze (viste anche quelle già potenzialmente costruibili), il costo ecc. è utopistico pensare che potrebbe essere acquisita dal Comune per farne un grande parco urbano, magari in parte adibito a produzioni ortofrutticole gestiste da associazioni? “


























































