Jader Giraldi pronto a partire per la sua terza Dakar. La corsa nel deserto quest’anno si terrà dal 3 al 17 gennaio, in Arabia Saudita. È la 47esime edizione: si parte da Bisha per chiudere a Shubatyah dopo 8 mila chilometri nel deserto. Si correrà con auto, moto, challenger, camion e ssv, quadricicli leggeri, per un totale di 500 equipaggi. Sulle due ruote il favorito è Ricky Brabec, sulle quattro è caccia a Carlos Sainz, padre dell’ex ferrarista di F1.

Fra i motociclisti iscritti alla corsa anche il faentino Jader Giraldi. Al debutto, due anni fa, Giraldi riuscì a terminare la corsa. L’anno scorso fu costretto al ritiro dopo una caduta. Quest’anno Giraldi torna al via con una preparazione fisica perfezionata: il giorno di capodanno i concorrenti hanno potuto solcare la pista di prova. Queste le sensazioni fissate da Giraldi in un post sui social: “Quando la torretta della mia moto ha puntato la pista di prova dello shake down e ho piantato tutto il gas nel primo drittone fino alla sesta mi è tornata l’emozione nel cuore.
Sono andato in moto tutto l’anno ma dopo l’incidente dello scorso anno, in un terreno molto simile a quello provato oggi, non era scontato che le sensazioni potevano essere positive.
Correre in piedi sulla moto in questi scenari mozzafiato è una sensazione che ripaga tutti i sacrifici fatti. La terra scorre sotto veloce, lo sguardo sta a trenta metri mentre quello che tocca sotto le tue ruote è già passato e il corpo lo gestisce in automatico.
La moto è perfetta, tutte le strumentazioni pure. Ora dipende solo da me. Ieri sera Jacky Ickx, che ha inaugurato la Dakar ha detto: fra tutte le gare motoristiche la Dakar è stata per me la più bella perche’ qui il pilota non può barare è solo una questione fra lui e il deserto”.