“Non possiamo che apprezzare la notizia di un’iniziativa interforze contro la ‘malamovida’ a Cervia e Milano Marittima avvenuta venerdì 11 luglio. Operazioni analoghe servirebbero a Marina di Ravenna che rimane abbandonata nel degrado come testimoniano gli ultimi fatti di cronaca

“Crediamo che l’amministrazione comunale debba porsi questo problema trovando soluzioni per attirare e accogliere al meglio i turisti e per favorire una ‘movida’ sana dove non trovino spazio la violenza, l’aggressività e la maleducazione di giovani che rischiano seriamente di compromettere il decoro e l’attrattività di Marina di Ravenna. Chiediamo all’amministrazione di mettere a punto al più presto un progetto ‘antidegrado’ che riguardi tutti i luoghi, ponendo particolare attenzione ai giardini pubblici, luogo teoricamente deputato alle famiglie per trascorrere ore di svago, a essere ‘occupati’ soprattutto nelle ore notturne, ma non solo, da gruppi di sbandati che si divertono a vandalizzare le strutture e i giochi presenti, svuotano e spargono nel parco il contenuto dei cestini dei rifiuti, abbandonano nei cespugli bottiglie di alcolici che bevono, prima di raggiungere i luoghi del divertimento e riducono ogni luogo come un WC a cielo aperto”.

Da un recente incontro avvenuto con L’Assessore alla sicurezza Eugenio Fusignani non è scaturito niente di costruttivo, l’assessore ha ascoltato cercando di scaricare le responsabilità, come solito fare e la sensazione è che la Giunta non ha in progetto neppure di mettere in atto seriamente e concretamente un piano anti-degrado, figurarsi postazioni fisse di Polizia, telecamere nei punti strategici della località e non solo per Marina di Ravenna ma in tutti i lidi, che potrebbero essere un ottimo deterrente, almeno nel periodo estivo

Perfino il piddino Luca Cortesi, in un comunicato del 9 luglio, ha scritto che la sicurezza si costruisce anche attraverso la coesione sociale, la partecipazione civica e la rigenerazione degli spazi pubblici.

Bene è ora di passare a fatti concreti, superare il concetto di percezione di pericolo ma prendere coscienza di una realtà che si sta confermando estrema.”

Così in una nota la leghista Elena Marin, Consigliera Territoriale del Mare.