Continua la raccolta firme da parte del Comitato Borgo Alluvionato di Faenza. Sabato 12 aprile, il gazebo del comitato, dove sarà possibile aderire alla petizione, sarà in Piazza della Libertà, ai piedi della Fontana Monumentale. Nel pomeriggio, invece, si potrà firmare ai centri commerciali Le Cicogne e Le Maioliche. In realtà si può firmare tutti i giorni, recandosi nei negozi, negli studi, nelle palestre, nei bar o in qualsiasi altro luogo pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato Borgo. È possibile firmare tutti i giorni, inoltre, nella sede del Rione Bianco, dalle 15 alle 24.
“Perché Il Comitato Borgo Alluvionato sta raccogliendo migliaia di firme per la sicurezza di Faenza e di tutti i Comuni nel bacino del Marzeno e del Lamone ? Eppure ho letto che i lavori sono partiti…
Ci troviamo spesso di fronte a questa domanda posta da persone che non hanno vissuto l’alluvione da vicino ma anche da tanti faentini e romagnoli un po’ “distratti”
Le opere già progettate, pronte non prima dell’autunno 2025 (speriamo sia una primavera tranquilla ) possono contenere volumi di piena per soli 380.000 metri cubi contro i milioni di metri cubi che si sono riversati a valle nell’alluvione di maggio 2023. Quindi non sono sufficienti a garantire sicurezza!”
Il comitato ha paura che il progetto di realizzazione delle casse d’espansione sia sparito dai radar delle amministrazioni: “Lo studio del Prof Armando Brath commissionato dalla Regione Emilia Romagna giace nei cassetti dal 2010 (duemilaedieci) eppure illustrava quanto fosse opportuna la realizzazione di adeguate casse di espansione e aree allagabili di sicurezza a monte di Faenza.
Le casse di espansione, non vengono mai nominate né dalla Regione Emilia Romagna né da tutte le autorità che devono a qualche titolo,occuparsi della sicurezza idrogeologica del territorio.
Mentre sulla stampa locale e nazionale si forniscono avanzamenti su opere di prevenzione, sicuramente utili,si perde di vista che senza le casse di espansione e le aree allagabili è come opporre un secchio a una cascata di acqua”.
“Maggio 2023 annunciato come evento eccezionale con tempi di ritorno di 500 anni , viene clamorosamente smentito dall’evento alluvionale di settembre 2024 .Inoltre analizzando i dati relativi ai pluviometri nell’ultima allerta rossa di marzo 2025 , si evince che siamo andati vicini ad una possibile ulteriore esondazione se solo avesse piovuto di più nel bacino del Marzeno oltre che sul Lamone.
Cosi mentre ringraziamo gli altri Comitati e le oltre cento Aziende,Studi professionali,Esercizi commerciali, Supermercati che stanno contribuendo a raccogliere le firme ci fermiamo un attimo, e prendiamo un bel respiro per lanciare un appello al Sig. Prefetto della provincia di Ravenna: guardi i dati, constati i fatti e ci dica in coscienza se siamo in sicurezza… “
























































