Dopo “attimi” di tranquillità durante i quali ci siamo illusi che le cose fossero davvero un po’ cambiate ecco di nuovo le criticità che ci toccano da sempre! Un mesetto fa un’intrusione in una casa di via Don Bosco, giorni fa un’intrusione in locali chiusi, spaccando una finestra, con conseguente utilizzo dei bagni che sono stati trovati in condizioni vomitevoli, due giorni fa un furto in abitazione di via Monghini, stanotte una serie di vetture sfregiate in via Carducci, gente che si picchia, la sera spesso urli e schiamazzi fino a tardi…e gente che consuma alcol in barba all’ordinanza che lo vieterebbe; ma si sa, anzi lo sanno, che dopo una certa ora i controlli non ci sono o se ci sono sono sporadici.

Sono riusciti persino ad inventarsi il comprare alcol in un negozietto di alimentari e consumarlo ai tavolini del bar di fronte (a quell’ora chiuso), lasciando a terra tutti i vuoti, le cicche e quant’altro…

Ci stiamo chiedendo se non sarebbe ora di vietare la vendita di alcol a questi alimentari che tutto sono tranne che alimentari, tranne uno, che oltretutto spesso trasgrediscono alle norme di igiene e che non capiamo di cosa campino, visto che non vediamo affluenza di compratori se non la sera, per comprare alcol appunto.

Addirittura ce n’è uno che non apre mai prima delle 17,30/18,00 e che la proprietaria del quale è stata persino filmata di notte, caricare sulla macchina i vuoti delle birre per portarli altrove, lontano ?…

E le telecamere che ci sono costate tanti quattrini fanno il loro lavoro, saranno visionate spesso o solo su richiesta? Perché avendo saputo che le registrazioni “restano” solo sei giorni dovrebbero richiedere attenzioni particolari! Vorremmo puntare l’attenzione sul fatto che il problema droga esiste, eccome, anche se ora con le scuole chiuse è un po’ diminuito, ma è un problema che resta nascosto e fatto di sotterfugi, poco evidente agli occhi dei più. L’alcol invece porta degrado, sporcizia, rumori molesti, bivacchi, orinatoi…e chi più ne ha più ne metta.

E qui zona stazione, Speyer, Pallavicini, Carducci, le “rivendite” sono troppe e fungendo da ritrovo soprattutto serale, portano in zona etnie di ogni genere, il che spesso ci fa sentire stranieri in casa. Non da ultimo ci sono i disagi creati alle strutture ricettive che si vedono spesso cancellare prenotazioni proprio a causa di tutto quanto sopra esposto.