“Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale abbiamo presentato, come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, un question time sulla vicenda della chiusura della scuola media Damiano di Via Ghiselli. Lo strumento del question time, seppur limitato a soli due minuti di esposizione, è il mezzo più rapido nelle mani di un consigliere comunale per ottenere risposte urgenti su questioni di grande rilevanza per la città.
Nonostante i tempi ristretti, siamo riusciti a condensare in quattro quesiti i sette punti originariamente previsti, portando comunque in aula tutte le principali questioni emerse in queste settimane.
La risposta dell’assessore, tuttavia, è stata fumosa e del tutto insoddisfacente, al punto da sembrare la classica “supercazzola” volta ad eludere i nodi centrali della vicenda.
- La prima domanda riguardava la reale motivazione della chiusura: decisione politica ed economica del Comune o mancato rinnovo dell’affitto da parte della congregazione religiosa proprietaria dell’immobile?
Ricordiamo infatti che lo stesso assessore, in un’intervista del 19 settembre, dichiarava testualmente: «La volontà della proprietà dell’immobile che ospita la Damiano di non rinnovare il contratto di affitto in essere e in scadenza nell’agosto ’27 ci ha portato a dover ragionare in tempi brevi sul da farsi.»
Pochi giorni dopo, però, attraverso le dichiarazioni del dirigente scolastico e altre fonti di stampa, la versione è stata completamente ribaltata, attribuendo al Comune la scelta di non rinnovare l’affitto. Dove sta la verità? Una risposta chiara e diretta sarebbe bastata, ma non è arrivata.
- La seconda domanda chiedeva garanzie per le famiglie degli studenti iscritti alle prime classi 2025/26: continuità didattica, salvaguardia delle classi e mantenimento dei docenti di
In questo caso l’assessore ha risposto, ma in senso negativo: tutte e cinque le classi verranno spostate altrove e non porteranno a termine il ciclo scolastico all’interno della scuola Damiano.
- La terza domanda verteva sull’eventuale accorpamento di altri plessi, come Morelli e Mordani, e sui criteri che guiderebbero l’amministrazione nel decidere quali scuole salvare e quali sacrificare. Nessuna risposta è stata fornita.
- La quarta e ultima domanda chiedeva garanzie sul mantenimento dell’Istituto Comprensivo Damiano, almeno fino al completamento del ciclo scolastico degli studenti già iscritti, evitando trasferimenti forzati e smembramenti delle classi. Anche qui, silenzio assoluto.
Ad oggi, quindi, non vi è più alcuna certezza che l’Istituto Comprensivo Damiano continui ad esistere. Attendiamo di conoscere gli esiti della riunione programmata nei prossimi giorni tra amministrazione e dirigenza scolastica, ma se non arriveranno risposte concrete siamo pronti a proseguire la battaglia con una petizione popolare con contestuale raccolta firme, già annunciata nel nostro precedente comunicato stampa.
Resta infine una considerazione amara: ancora una volta l’amministrazione comunale sceglie di comunicare ai cittadini temi così delicati e fondamentali soltanto a mezzo stampa, con dichiarazioni contraddittorie e mai con un confronto chiaro, diretto e trasparente in Consiglio comunale. Un metodo che riteniamo offensivo per le famiglie, per il personale scolastico e per l’intera comunità ravennate.”
Falco Caponegro, Anna Greco, Pietro Maria Moretti
Consiglieri comunali – Fratelli d’Italia Ravenna
























































