Nello scorso dicembre il Consiglio Comunale di Faenza ha approvato, con il voto contrario di Fratelli d’Italia e di una parte della minoranza, il progetto di scissione della società Terre Naldi S.u.r.l. nella società Faventia Sales Spa. L’operazione fu al centro di un confronto politico molto acceso fra giunta, Faventia Sales e opposizione. Sul tema torna oggi il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia Stefano Bertozzi: “Emerge dall’analisi delle carte, e ritengo debba essere chiarito, un aspetto contrattuale estremamente importante.
Nel 2011 il Comune di Faenza aveva azzerato il canone di locazione per i terreni ed i fabbricati concessi in uso a Terre Naldi Surl originariamente pattuito (correva l’anno 1998) in € 25.822,84, oltre ad aggiornamenti annuali Istat, portando contestualmente la durata dello stesso al 31/12/2039, salvo proroga” spiega Bertozzi.

“La scelta fu conseguenza della disastrosa gestione di Terre Naldi e dell’impossibilità per la stessa di pagare i canoni, l’azzeramento fu retrodatato al 2010.
La sostanza dice che Terre Naldi avrebbe incassato, come poi avvenuto, i proventi delle sub-locazioni/convenzioni in essere nonchè i contributi collegati (nel 2022 circa  € 275.000 complessivi) e non avrebbe pagato nulla al Comune”.

“Questa struttura, per quanto discutibile, poteva avere una sua logica ed essere obtorto collo accettabile visto lo stato delle cose a cui si era arrivati, visto che la società era comunque controllata dal Comune al 100% e considerato soprattutto che lo stesso garantiva alla banca l’intera esposizione debitoria della società (se non pagava Terre Naldi avrebbe dovuto comunque pagare il Comune).
Oggi Faventia Sales Spa, post incorporazione di Terre Naldi, è partecipata dal Comune di Faenza al 46,74%; questa Amministrazione Comunale in tutte le occasioni ha ribadito come la società sia privata e soggetta al diritto privato, partecipata ma non controllata – né tantomeno influenzata (sigh!!) – dal Comune di Faenza, e pertanto solo incidentalmente toccata dalla legge Madia”.

“Se il Comune di Faenza non modificherà quindi l’impostazione contrattuale i beni ex gestione Terre Naldi verranno trasferiti a canone zero a Faventia Sales Spa che incasserà invece tutti i canoni di sub-locazione, i proventi delle convenzioni e i contributi collegati. Peccato che pro-quota ne beneficeranno soci privati che non sono il Comune di Faenza” spiega Bertozzi.

“La domanda sorge quindi spontanea: cara Amministrazione ti farai pagare il canone di locazione? Anzi, non ritieni forse sia necessario adeguarlo alle mutate condizioni societarie e di mercato così da non creare un danno alla collettività?
Sono certo che la mia sia una preoccupazione infondata, non sono ancora state emanate né determine, né delibere di Giunta che richiedano l’attivazione del canone, è stata solo prorogato l’Accordo Quadro tra Università di Bologna-fondazione Flaminia e Comune per la proroga di ulteriori 6 anni del servizio Universitario che garantirà i contributi ex Terre Nadli a Faventia Sales, ma sono altrettanto certo che si tratti di tempi tecnici, di chiuso per ferie, di aspettiamo un attimo ancora, o forse è sfuggito a me e il Comune ha già iniziato ad incassare, perché è impossibile per chiunque pensare di lasciare le cose come stanno”.