“In un tempo in cui tanti diritti sembrano affievolirsi nel silenzio, come ACLI Faentina sentiamo il dovere di richiamare tutte e tutti al valore fondamentale della partecipazione democratica”.
Il prossimo 8 e 9 giugno si vota per cinque referendum di iniziativa popolare, tra cui quello che propone una riforma della cittadinanza per i giovani nati o cresciuti in Italia: “Un tema che riguarda la dignità delle persone, la coesione sociale, il futuro della nostra comunità” secondo l’ACLI faentina.
“Un diritto negato a migliaia di ragazzi e ragazze che sono parte viva del nostro tessuto scolastico, sportivo, culturale.
Eppure, di questo voto si parla troppo poco. Alcune forze politiche spingono addirittura all’astensione, violando lo spirito della nostra Costituzione che fonda la Repubblica sulla partecipazione responsabile dei cittadini.
Come ACLI, non vogliamo entrare nel merito delle scelte personali, ma rivolgiamo un appello chiaro:
Recarsi alle urne è un atto di libertà. È dire che ci siamo. È scegliere di non restare indifferenti.
Crediamo che l’Italia abbia bisogno di cittadinanza attiva, non di passività indotta.
Il diritto al voto è anche un dovere morale, soprattutto quando si parla di diritti civili, convivenza, giustizia”.
L’ACLI sostiene il sì alla riduzione dei tempi per la cittadinanza: “A chi ci chiede cosa pensiamo, diciamo con serenità che andremo a votare SÌ.
Perché crediamo che una società più inclusiva sia anche più forte, più giusta, più viva.
Ma ciò che conta, prima ancora, è esserci. È fare il primo passo.
Alle urne. Con coscienza. Con responsabilità. Con speranza”.


























































