“La storica via Venezia, tra la discesa da Porta Serrata, via di Roma e via Rocca Brancaleone, è percorsa da un intenso traffico automobilistico, benché strettissima fino all’incrocio con via Falier, per i veicoli provenienti dalla Circonvallazione San Gaetanino diretti in zona stazione, ma anche per la mobilità ciclopedonale, turisti compresi, indirizzata verso la Rocca o anche, oltre il cavalcaferrovia, verso il mausoleo e il grande parco Teodorico. Figuriamoci quando, tra breve tempo, compiuti i lavori in corso nell’area ex AMGA (Azienda Municipalizzata Gas e Acqua), vi saranno edificati 4.140 metri quadrati di suolo, di cui 1.400 per un palazzo residenziale e 1.800 per un nuovo supermercato alimentare. Eppure via Venezia versa – come dimostrano le foto – in condizioni gravi di degrado, per la pavimentazione della carreggiata, scassata come un sentiero di guerra, a danno soprattutto, tenendo conto delle auto parcheggiate sul lato nord, del transito dei pedoni, pressoché impossibile senza sbattersi tra le auto.

Allo scopo di “garantire sicurezza per l’utenza, per la circolazione e per la pubblica incolumità”, il Comune di Ravenna ha in atto un contratto pluriennale, cosiddetto di “global service”, con un’impresa cooperativa. Solo per la “manutenzione ordinaria o preservativa della rete stradale e relative pertinenze e componenti”, esso impegna ogni anno 13,5 milioni del bilancio comunale, comprendendo, tra l’altro, le seguenti attività obbligatorie: “osservazione sistematica predittiva di tutti i componenti, con lo scopo principale di individuare situazioni di pericolo per gli utenti”,  “manutenzione delle strade, delle pertinenze stradali, e dell’arredo urbano e attività di manutenzione e riabilitazione delle pavimentazioni stradali in conglomerato bituminoso presso strade e/o pertinenze stradali oggetto di specifici difetti di regolarità, aderenza, portanza, conseguente all’azione di osservazione sistematica predittiva”, il “servizio di sfalciatura e rifinitura dei cigli stradali”, ecc. ecc.

Come sia possibile, su tutto il territorio comunale, arrivare a situazioni come questa di via Venezia, certamente emblematica, ma largamente diffusa, senza che il Comune alzi un dito per far valere i soldi che spende, meriterebbe  indagini non solo di livello amministrativo. Un consigliere comunale di opposizione può solo chiederne ragione al sindaco, in questo caso attraverso la presente interrogazione.”