Il rendering di presentazione dell'autostazione di piazzale Aldo Moro effettuato dal Comune di Ravenna nel 2017

“La stagione turistica incalzante ripropone la situazione drammatica delle autostazioni bus extraurbane nella nostra città”. Nelle reti dei trasporti pubblici sono così denominate le infrastrutture che dispongono, generalmente, di tre strutture caratterizzanti: un piazzale dove le corriere si fermano, un fabbricato viaggiatori, con sala di attesa, biglietteria, tabelle orarie, bar e servizi igienici, ed un fabbricato veicoli, presso cui le corriere sostano, e che offre servizi agli autisti.
“A Ravenna, nessuno dei quattro principali punti di fermata – piazzale Aldo Moro, piazza Farini/via Maroncelli, Circonvallazione Molino, zona Standiana/Mirabilandia – somiglia però ad un’autostazione di qualità” commenta Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna. Il consigliere d’opposizione analizza le autostazioni presenti sul territorio

PIAZZALE ALDO MORO
“All’origine, lo spazioso piazzale Aldo Moro, da anni gravemente scaduto, era, data la posizione strategica – accanto alla Darsena di città e vicino alla stazione ferroviaria – la principale autostazione cittadina. Attualmente, giacché nulla è stato fatto per rendere l’infrastruttura funzionale com’era negli anni ’90, le corse quotidiane che vi si fermano sono appena 25, e diminuiscono costantemente. Il “nuovo” edificio, terminato nel 2018, che avrebbe dovuto ospitare un bar, l’ufficio informazioni e una sala di attesa, non è mai entrato in funzione, subendo di conseguenza manomissioni e vandalismi. I bagni a pagamento sono spesso fuori servizio. Le tabelle orarie delle autolinee sono incomplete. Gli autisti in pausa non hanno spazi a disposizione. Nessun servizio informativo viene dato agli utenti in caso di ritardo delle corse o per problemi di servizio. Gli ascensori che portano al sottopassaggio ferroviario sono imbrattati o insudiciati e spesso fuori uso. Le bici abbandonate finiscono a pezzi prima di essere rimosse”.

PIAZZA FARINI/VIA MARONCELLI
“Tra piazza Farini, sui marciapiedi di contorno alla stazione ferroviaria centrale, e via Maroncelli, esistono, per una quarantina di corse feriali, nove box di fermata mischiati alle fermate obbligatorie di tutte le linee urbane. C’è una piccolissima sala d’attesa nella biglietteria di Start Romagna, a servizio però dei soli utenti e autisti propri. In tutti i box più recenti, le panchine sono prive della decorazione che le caratterizzava ed alcune hanno la copertura danneggiata”.

CIRCONVALLAZIONE AL MOLINO
“Nella circonvallazione al Molino si fermano ben 65 corse giornaliere feriali su un’area bus però estremamente ristretta. Nella fasce orarie in cui avvengono cinque partenze contemporanee, la circolazione stradale si intasa finanche su via De Gasperi. Per i viaggiatori sono disponibili appena una pensilina e una panchina laterale. Mancano i servizi per gli autisti e una biglietteria. Come servizio informativo, oltre alle tabelle sugli orari delle corse, c’è una palina parlante che non fornisce informazioni in tempo reale. Al calar del sole, tutta la zona bus è al buio. Il vicino monumento alla Resistenza di Giò Pomodoro viene molto utilizzato come seduta per l’attesa, come portabiciclette e come maleodorante toilette a cielo aperto”.

ZONA STANDIANA/MIRABILANDIA
“Nel periodo estivo, molte autolinee nazionali fanno capo alla fermata Standiana, in diversi stalli molto distanti tra loro. Solo i box prossimi all’entrata di Mirabilandia offrono qualche servizio agli autisti e ai viaggiatori. In quelli di via Standiana non esistono pensiline, non sono segnalate tutte le corse in partenza, non è possibile acquistare biglietti, né ricevere informazioni su eventuali disservizi.
A causa di stazioni così deficitarie, alcune compagnie hanno deciso da tempo di utilizzare come fermata urbana il parcheggio del Pala De Andrè, altre alcuni distributori di benzina situati vicino alla tangenziale oppure ulteriori punti sparsi. Semplici fermate, che non hanno niente di autostazione. Gli arrivi e le partenze dei trasporti extraurbani su gomma nella nostra città avvengono dunque in un caos indecifrabile, anche informativo, e con servizi inesistenti.

“L’AGENZIA MOBILITÀ ROMAGNOLA – AMR, Agenzia Mobilità Romagnola, di proprietà degli enti pubblici locali delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, è la società che si occupa di progettare, organizzare e promuovere i servizi pubblici di trasporto in questi ambiti. Non si giustifica, evidentemente, come la sua sede sia stata stanziata a Cesena senza mantenere almeno un ufficio a Ravenna, sul cui territorio AMR opera tuttavia in sinergia con le amministrazioni comunale e provinciale. È dunque urgente che i tre enti si facciano carico di riorganizzare a Ravenna una rete delle autostazioni bus extraurbane che non sia più caotica, dispersiva e deficitaria, ma organica, efficiente ed esaustiva. Si potrebbe, ad esempio, sviluppare compiutamente e seriamente quelle del piazzale Aldo Moro e della zona Standiana/Mirabilandia, in quanto collocate in posizioni strategiche e fornite di spazi adeguati, e prendere in considerazione, per le stesse ragioni, la possibilità di istituirne una estiva a Marina di Ravenna”.

Ancisi quindi chiederà al consiglio comunale e al sindaco di attivarsi congiuntamente alla società AMR e alla Provincia di Ravenna affinché sia riprogettata e sviluppata organicamente la rete delle autostazioni bus extraurbane di Ravenna, ciascuna dotata di piazzale per le fermate e le soste dei mezzi e di servizi per i viaggiatori e per i conducenti, valutando, allo scopo, l’indicazione di sviluppare e potenziare quelle esistenti nel piazzale Aldo Moro e in zona Standiana/Mirabilandia, nonché di istituirne una estiva a Marina di Ravenna.