“Si è tenuto un incontro tra Nicola Grandi ed Eleonora Zanolli, rispettivamente candidato sindaco e vicesindaca di Ravenna per la coalizione di centro-destra composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e lista civica Viva Ravenna, e i vertici di Confagricoltura Ravenna – il direttore Danilo Verlicchi e il presidente Andrea Betti – alla presenza di alcuni consiglieri dell’organizzazione. Grandi e Zanolli erano accompagnato dai candidati Ulisse Babini (Forza Italia) e Ida Cenni (Viva Ravenna).

Durante il confronto, Confagricoltura Ravenna – articolazione territoriale della più antica organizzazione professionale agricola del Paese – ha presentato una fotografia delle criticità che affliggono il comparto agricolo ravennate. Con tre uffici di zona e oltre 1.500 soci rappresentati, l’associazione ha messo sul tavolo questioni concrete, che vanno dalla cronica trascuratezza delle aree periferiche e dei forese, alla necessità di legare sempre più strettamente le produzioni agricole alla promozione del territorio, valorizzando i prodotti tipici locali attraverso le certificazioni DOP e IGP. Temi ricorrenti anche la difficoltà di accesso ai fondi pubblici da parte delle imprese agricole, l’urgenza di una maggiore aggregazione tra produttori e l’emergenza legata alle condizioni delle strade rurali, ormai spesso impraticabili per i mezzi agricoli pesanti.

Grandi ha ascoltato con attenzione ogni istanza, sottolineando come molte delle richieste ricevute siano già centrali nel suo programma amministrativo. “Serve una svolta radicale – ha affermato – soprattutto nella gestione delle manutenzioni stradali. Non possiamo più permetterci interventi spot, dettati dall’urgenza del momento o dalle pressioni dei singoli. Serve una pianificazione rigorosa, basata su criteri oggettivi: frequenza di passaggio, importanza della viabilità, presenza di mezzi pesanti. La nostra proposta è chiara: investire almeno 15 milioni di euro all’anno per la manutenzione straordinaria delle strade nel quinquennio 2025–2030. Una cifra importante, ma necessaria per dare risposte serie al mondo agricolo e non solo”.

Un altro aspetto emerso riguarda l’evoluzione multifunzionale di molte aziende agricole, che oggi – per contrastare una redditività sempre più ridotta – hanno diversificato le loro attività: oltre alla produzione agricola in senso stretto, si occupano di vendita diretta, giardinaggio e cura del verde. Zanolli ha definito questa trasformazione come una risorsa per l’amministrazione pubblica: “Spesso i terreni pubblici sono lasciati in stato di abbandono – ha affermato – con l’erba alta che li rende inutilizzabili dai cittadini. Se a occuparsi degli sfalci fossero gli agricoltori del territorio, con i loro mezzi e la loro esperienza, ne beneficerebbe tutta la comunità. È giusto quindi pensare a meccanismi di incentivazione fiscale per chi contribuisce concretamente al decoro del bene comune”.

Tra le proposte presentate anche quella di uno “sportello unico per le imprese”, pensato per snellire e semplificare l’intero iter burocratico comunale. “Chi fa impresa – ha spiegato – non può perdere tempo saltando da un ufficio all’altro. È una questione di rispetto, di efficienza, di competitività. Lo stesso vale per l’adozione dell’intelligenza artificiale: non è un nemico, ma un alleato. Io stesso la uso ogni giorno nel mio lavoro di agente assicurativo, e lo fanno le mie collaboratrici. Non le ho certo lasciate a casa perché utilizzano l’IA: anzi, ci consente di essere più rapidi, precisi, organizzati”.

La candidata vicesindaco ha sottolineato la necessità di un cambio di passo nei rapporti tra amministrazione comunale e associazioni di categoria. “Chi amministra – ha detto – non può restare chiuso nella torre d’avorio del potere. L’attuale giunta ha smesso di ascoltare. Noi invece vogliamo costruire un metodo partecipativo vero, concreto. Sceglieremo 8 o 10 organizzazioni realmente rappresentative nei loro ambiti e fisseremo almeno due incontri all’anno con ciascuna di esse. Ma non saranno riunioni vuote o rituali: ci si siederà al tavolo solo dopo essersi preparati, per prendere decisioni operative”.

A conferma di questo approccio, Grandi ha lanciato la proposta di un “tavolo permanente sull’agricoltura”, nel quale l’amministrazione e le organizzazioni agricole possano confrontarsi in modo strutturato, continuo e produttivo. “L’obiettivo – ha concluso Grandi – è quello di instaurare un vero patto con il mondo agricolo. Un patto fatto di ascolto, azioni concrete e risultati tangibili”.