Mattia Missiroli, sindaco di Cervia, nota località turistica sul litorale ravennate, è indagato per maltrattamenti e lesioni sulla moglie da cui si sta separando.
Nei suoi confronti la Procura di Ravenna ha chiesto la custodia cautelare in carcere.
Ma il Gip del Tribunale del capoluogo romagnolo, come riportato dai Resto del Carlino e Corriere Romagna, venerdì scorso ha respinto la richiesta rilevando che i fatti contestati sarebbero in fondo episodici e che l’uomo, all’indomani della visita della consorte in pronto soccorso, abbia lasciato la casa.
La Procura sarebbe pronta a depositare ricorso a Bologna per ottenere la misura cautelare. Missiroli ha 44 anni, è architetto libero professionista e in passato aveva raggiunto una certa notorietà grazie alla partecipazione come difensore al primo reality sul calcio “Campioni, il sogno”.
È sindaco della città rivierasca dal 10 giugno 2024 quando, sostenuto da una lista di centrosinistra che oltre al Pd comprendeva anche M5s, Verdi Sinistra e due liste civiche, era stato eletto con il 56,11% dei voti.
Fratelli d’Italia: Farolfi, Ferrero e Pittalis “faccia un passo indietro”
“Apprendiamo dagli organi di stampa delle indagini in corso relativamente a possibili lesioni e maltrattamenti perpetrati dal Sindaco di Cervia nei confronti della moglie. Quanto avvenuto, se le indagini confermeranno le accuse, è di una gravità inaudita che getta una luce sinistra su una istituzione, quella municipale, che non può permettersi di essere lambita da simili ombre. Oggi ci sono delle indagini e la giustizia deve poter fare il suo corso, tuttavia c’è un altro aspetto, quello della opportunità politica, che non può essere in alcun modo sottaciuto. Proprio per questo ci aspetteremmo che fosse proprio il partito di appartenenza del sindaco di Cervia a chiedergli di fare un passo in dietro. Questo gesto sarebbe necessario sia per garantire l’istituzione, ma anche in virtù delle particolari e gravi accuse rivolte. Avendo fatto il Pd del femminismo e della tutela delle donne, quest’ultimo aspetto forse più di facciata che di sostanza, una bandiera da sventolare in ogni dove, attraverso anche tutte le associazioni collaterali che per molto meno si sarebbero già fatte sentire, ci aspettiamo che di fronte a tali accuse non possa tacere. Come non possiamo tacere noi. L’istituzione viene e deve venire prima e, di fronte a quanto emerso, dal punto di vista politico un passo indietro è imprescindibile.”
fonte Ansa


























































