“È arrivato il momento di calare la maschera: l’assessore all’(in)sicurezza di Ravenna Eugenio Fusignani non può più scaricare sul Governo le responsabilità della situazione di rischio e degrado diffusa sul territorio ravennate quando è dal 2016 che, per il ruolo ricoperto, avrebbe avuto il compito di prevenire e contrastare la diffusione di aree di abbandono e decadimento nelle nostre località. La nuova Giunta Barattoni dà l’idea di essere debolissima e uno degli aspetti evidenti di questa inconsistenza è proprio l’aver affidato ancora una volta a Fusignani un ruolo che, visti i risultati, non è stato capace di svolgere nel passato”.
Così in una nota Luca Cacciatore, segretario comunale della Lega Ravenna, e Elena Marin, consigliere territoriale del Mare.
“Il Governo fa la propria parte e certamente con il recente ‘decreto sicurezza’, tanto osteggiato a sinistra, fa chiaramente intendere quali siano le politiche per garantire ai cittadini più tutele. In provincia di Ravenna i rinforzi estivi saranno pari a 64 unità: 14 della Polizia di Stato, 30 della Guardia di Finanza, 22 dell’Arma dei Carabinieri nel primo periodo e 17 nel secondo periodo. Il vero problema, dunque, sono le amministrazioni locali di sinistra per le quali la sicurezza urbana e la lotta al degrado sembrano rappresentare l’ultima delle priorità, sottovalutandone l’impatto su abitanti, turismo e economia. Fusignani ha sempre respinto i nostri appelli a una maggiore sicurezza, ha sempre minimizzato la situazione di degrado e oggi, a fronte dei troppi episodi di violenza e illegalità nel ravennate, cerca di spostare l’attenzione sul Governo. Basta con queste ambiguità: vivibilità urbana, decoro e lotta al degrado sono ambiti in cui i Comuni possono agire tutto l’anno. Ci dica cosa intende fare Fusignani per contrastare il degrado e per governare i rischi determinati da una presenza impattante di stranieri irregolari e di italiani di seconda e terza generazione assolutamente non integrati e ostili alla nostra società. Compiti che spettano prioritariamente alle amministrazioni locali in una visione multilivello della sicurezza”.