Moleste Frequenze è l’ensemble faentino, legato alla frazione di Reda, vincitore assoluto di Faenza Rock 40 e della Targa dedicata a Padre Albino Varotti.
Nella categoria Under 18 vincono Four Chette, un quartetto di quattordicenni di Castel Bolognese, mentre fra gli Over 45 trionfano Leandro Pallozzi & I Vecchi Draghi dell’imolese.
Successi nelle tappe di selezione al Caffè al Moro e al Piccadilly di Faenza, invece, i trapper Lorenzo Censurato e Sikandro, Cesko e Rambo’, Morgana e Ironoia.
Tutti i vincitori si esibiranno al Mei 2025 dal 3 al 5 ottobre a Faenza, sul palco di Piazza Martiri della Libertaà.
Il pubblico ha inoltre premiato con il massimo dei voti, la voce di Joy Mse. Mentre la giuria e gli organizzatori hanno voluto assegnare altri premi speciali. Si segnalano: Premio Rockmagna Mia agli Enea, come migliore realtà romagnola, e Premio per il Miglior Testo a Samu, per il testo contro la violenza sulle donne. Premio Speciale Rap ai Faida Clan, Premio Speciale Rock agli Steven in the Forest, Premio Speciale Pop ai Soundcheck, Premio Speciale Prog ai Bubba’s Brigada.
Sono circa 40 i musicisti, band, rapper, che si sono esibiti al contest coi loro brani originali, con una miscela di proposte musicali veramente caleidoscopiche e capaci di incrociare tutti i generi e tutti gli stili, con una particolare predilezione per le rock band.
“Faenza Rock” dichiarano le organizzatrici della Casa della Musica di Faenza insieme a Materiali Musicali “segnala la grande necessità per i giovani che fanno opere musicali originali e inedite di trovare spazi per esibirsi e confrontarsi. Uno spazio che sia anche luogo di aggregazione e condivisione capace di combattere la frammentazione digitale che porta all’isolamento delle giovani generazioni, mentre la musica dal vivo, con le proprie creazioni originali, diventa un momento di incontro e di condivisione e di confronto artistico. Serve un grande spazio pubblico che dia questa opportunità a queste nuove realtà, spesso anche legate a espressioni artistiche crossover con i videoclip, la scrittura, il teatro, la poesia e tante altre espressioni”

























































