“Le società del nuoto ravennati sono venute a conoscenza ieri 3 maggio 2025 dell’avvicendamento già avvenuto dal 1.5.2025 nella gestione della piscina comunale “G. Gambi” di Ravenna da parte di Coopernuoto di Reggio Emilia.
Con stupore apprendiamo la notizia del cambiamento di gestione non dal Comune di Ravenna (l’affidante un servizio pubblico), ma da una lettera di Coopernuoto pervenuta alle società sportive nel tardo pomeriggio del 3.5.2025 in cui si afferma che la stessa “dallo scorso primo maggio è subentrata a Pool 4.0. S.r.l. nella gestione dell’impianto natatorio”.
Incredibilmente quasi come fosse un fatto privato tra Coopernuoto e Pool 4.0, il Comune di Ravenna non si è nemmeno preoccupato di informare società ed utenti della piscina.
È la dimostrazione della mancanza assoluta di ogni minima considerazione di questa Amministrazione Comunale nei confronti delle società natatorie, che hanno come unica colpa quella di essere rimaste sole a difendere la cultura ed i valori del nuoto ravennate nonché a disturbare chi viene da fuori per prendersi tutto.
La nota informa anche che Pool 4.0 avrebbe ceduto il credito a Coopernuoto per l’utilizzo degli spazi acqua da parte delle società sportive del mese di aprile 2025. Pool 4.0, che ha oggettivamente fornito la prestazione in aprile, aveva emesso fattura solo pochi giorni fa. Adesso rifatturerà Coopernuoto.
Non siamo ovviamente a conoscenza degli accordi, per cui sulla regolarità normativa e fiscale di questa situazione altri potranno nel caso esprimersi.
Apprendiamo dai giornali che il cambio di gestione sarebbe scaturito da una crisi economica che ha interessato la Soc. Pool 4.0.
Non vogliamo qui affrontare per ragioni di spazio la questione dei controlli dell’Amministrazione Comunale sulla società e sulle condizioni della piscina in questi anni.
La Pool 4.0 ha avviato la gestione della piscina a seguito dell’assegnazione di una procedura negoziata ad inizio 2020 per l’affidamento per soli 12 mesi, con possibilità di ulteriore rinnovo per altri 12 mesi. Il rinnovo è scaduto a maggio 2022 ed è seguita una sequela di proroghe continue.
In cinque anni quindi, due soli anni sono stati coperti da una gara e tre invece no.
Quella della ripetuta proroga dell’attuale gestione non è circostanza da poco perché si ricongiunge senza soluzione di continuità a questo subentro di Coopernuoto.
Quel che è certo infatti è che non si tratta della gestione del project perché l’art. 1 del capitolato prevede espressamente che “La concessione inizierà dalla entrata in esercizio del nuovo impianto realizzato dal concessionario a seguito di completamento delle opere e collaudi”. La concessione ha durata di 25 anni.
Come è normale che sia un project di costruzione e gestione prevede infatti prima la costruzione e poi la gestione secondo un programma ben definito: l’affidamento della gestione precedente alla costruzione non riguarda quindi il project.
Si rammenta al riguardo che l’affidatario del project di fronte al Comune è Ar.Co. Lavori e che Coopernuoto è stata indicata dal concessionario come gestore dell’impianto.
A quali condizioni economiche tecniche e di sicurezza quindi il Comune di Ravenna ha affidato a Coopernuoto la gestione della piscina dal 01.05.2025?
Inoltre, la durata, qualunque sia il titolo di Coopernuoto, non è nota ed appare comunque indeterminata e comunque non breve, come dalla stessa programmazione dei lavori.
Se i lavori poi ritardassero (a Ravenna è noto come negli ultimi anni i tempi di realizzazione dei lavori pubblici non vengano mai rispettati), magari persino per colpa dello stesso attuatore, questo si troverebbe paradossalmente già immesso nella gestione dell’impianto e nella comoda situazione di incassare comunque il corrispettivo annuo dal Comune.
Tra la scadenza dell’affidamento dell’ultima gara effettuata per la gestione attuale della piscina e l’avvio della gestione dopo la costruzione dei nuovi impianti, potrebbero passare molti anni (5-6 o più) con affidamenti (tra proroghe e non ben chiariti subentri).
Dato che solo dalla conclusione dei lavori e collaudo parte la concessione di gestione di 25 anni, in questo modo quanti saranno gli anni in più di gestione, alterando di fatto le condizioni della procedura di project esperita?
È quindi legittimo chiedersi a che titolo e su quale presupposto Coopernuoto subentri dal 01.05.2025? Pool 4.0 non può cedere infatti per legge il contratto a Coopernuoto. Coopernuoto non risulta del resto avere acquisito nelle modalità consentite dalla legge al 01.05.2025 la società Pool 4.0: gli ha solo prestato dei soldi per coprire il pagamento di alcune fatture.
Quali atti contrattuali e debitamente motivati relativi al subentro, in grado di chiarire senza ombra di dubbio la situazione, sono stati perfezionati dal Comune e che consentono il subentro di Coopernuoto?
È del tutto evidente che in tal modo Coopernuoto riesce a mettere di fatto le mani sulla gestione diversi anni prima della conclusione dei lavori del project e quindi al di fuori del project stesso.
Non bastava evidentemente precludere l’attività delle società sportive ravennati una volta avviata la gestione dopo i lavori del project. Non bastava avere cambiato radicalmente il programma dei lavori, realizzando prima la vasca da 25 m. anziché quella da 50 m., impedendo di fatto l’attività anche nel transitorio.
Le società sportive del nuoto ravennati non hanno mollato e nei mesi scorsi hanno assunto iniziative di visibilità che hanno avuto vasta eco sulla stampa e tra le stesse forze politiche.
Arriva adesso il colpo di teatro dell’ingresso di Coopernuoto addirittura nella gestione attuale pre- project, senza predeterminazione neppure di durata. è un fatto che si siano così precostituite le condizioni per non potere più tornare indietro.
Non si è però calcolato che le società sportive non avrebbero ceduto a questa deriva e si sarebbero presentate alle elezioni comunali, raccogliendo in pochissimi giorni le firme necessarie per presentare la lista. Si dirà che questa lista non potrà scombinare i piani ed i giochi sono già fatti. Non andremo certamente al ballottaggio, ma un ballottaggio potrebbe essere una situazione non banale.
A noi interessa solo continuare a denunciare pubblicamente le scelte sbagliate fatte da questa amministrazione comunale ed a difendere il patrimonio di valori culturali e sportivi ravennati, che detta amministrazione sembra avere dimenticato.
Siamo apartitici anche perché, di fronte ad una questione di evidente prolungata anomalia, nessuno da una parte o dall’altra ci sembra che si sia impegnato davvero fino in fondo per ottenere un definitivo chiarimento.
In perdurante mancanza di chiarezza, siamo pronti ad attivarci seriamente in ogni sede competente, perché siano valutate se siano state corrette le modalità espletate dall’amministrazione comunale sia per quest’ultimo subentro nell’attuale gestione sia per lo stesso project nel complesso e negli affidamenti succedutisi negli anni.”
Il Comitato promotore Lista Civica “Ravenna al Centro”
























































