Oggi, in occasione 176º anniversario della proclamazione  della Repubblica Romana, si è svolta a Ravenna la tradizionale cerimonia di deposizione delle corone presso lo scalone del Comune, davanti alla lapide dedicata a Giuseppe Mazzini.  

Le corone sono state deposte dall’Associazione Mazziniana Italiana, dalla Società Conservatrice del Capanno Garibaldi, dal Partito Repubblicano e dal Comune di Ravenna, a testimonianza del profondo legame della città con gli ideali mazziniani e con la storia del Risorgimento. Un legame che si è poi tradotto nella nascita della Repubblica Italiana nel 1946 e nei principi sanciti dalla Costituzione del 1948, eredi diretti dei valori della Repubblica Romana.  

Alla cerimonia erano presenti numerose autorità e rappresentanti istituzionali. Tra questi, oltre una rappresentanza dei giovani mazziniani della “Giovine Europa”, il segretario del PD e candidato a sindaco Alessandro Barattoni che nel suo saluto ha inteso testimoniare una “continuità di sentimenti democratici che si riconoscono nei valori della Repubblica.” 

A rappresentare il Comune di Ravenna Eugenio Fusignani nella duplice veste di assessore e presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento.  

“La Repubblica Romana  – ha detto nel suo intervento l’assessore Eugenio Fusignani- è un patrimonio di tutti, non di una sola parte. È il simbolo di un’idea di democrazia e giustizia  fondata sui principi di libertà, uguaglianza e fratellanza, valori che uniscono perché non possono essere declinati se non insieme. “ 

“La Costituzione della Repubblica Romana del 1849 – ha proseguito Fusignani-  fu un testo straordinario, per certi versi persino più avanzato della nostra Costituzione del 1948. Se quest’ultima sancisce che la sovranità appartiene al popolo, quella del 1849 lo affermava con ancora maggiore forza, dichiarando che la sovranità appartiene al popolo per diritto eterno. Un’espressione potente, che incarnava l’idea mazziniana di un popolo non solo padrone del proprio destino, ma portatore di una missione storica e civile.”

“Oggi – ha concluso Fusignani- onoriamo quella storia con la consapevolezza che i suoi valori vivono ancora nelle nostre scelte e nel nostro impegno quotidiano. Un momento di memoria e impegno, nel solco dei valori repubblicani di libertà, democrazia e giustizia sociale, che restano oggi più attuali che mai.”