Giovedì 26 maggio 2022 alle ore 17.30, la Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna ospita la conferenza Come le rose di Paracelso che vedrà Gabriella Benedini in dialogo con lo storico dell’arte e curatore Paolo Bolpagni. L’evento, patrocinato dal Comune di Ravenna e dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, si inserisce nell’ambito delle attività collaterali alla mostra personale Un viaggio di Gabriella Benedini, visitabile presso gli spazi della Fondazione fino al 16 luglio 2022.

La personale Un Viaggio di Gabriella Benedini alla Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna costituisce la più recente tappa di un lungo percorso nel mondo dell’arte contemporanea a partire dagli anni Sessanta. L’artista ripercorrerà alcuni momenti tra i più significativi di questo viaggio in dialogo con Paolo Bolpagni, storico dell’arte e co-curatore del catalogo ragionato dedicato alla sua opera, attualmente in preparazione. Sarà questa l’occasione per approfondire la conoscenza della sua poetica, soffermandosi in particolare su alcune opere degli anni Settanta, su un’originale opera filmica, Diutop, presentata alla Galleria Bergamini di Milano nel 1975 e sulla produzione degli anni Ottanta, fino a più recenti risultati. A questi seguiranno la proiezione di un filmato documentativo della mostra Concerto per Sofonisba allestita da Benedini al Museo del Violino di Cremona nel 2016 e le riprese aeree delle Vele installate al campus Santa Monica dell’Università Cattolica della stessa città nell’ottobre 2021. In occasione di questa conversazione sarà inoltre presentato il catalogo della mostra Un Viaggio, edito da Danilo Montanari.

Paolo Bolpagni è uno storico delle arti, curatore e organizzatore culturale. Dopo aver guidato il museo Collezione Paolo VI – arte contemporanea di Brescia, dal 2016 è il direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca. Si occupa dei rapporti tra pittura e musica nel XIX e XX secolo, di arte italiana ed europea tra fine Ottocento e inizio Novecento, di astrattismo internazionale, fino agli esiti cinetici e programmati, di arte italiana e francese degli anni Cinquanta-Sessanta, di “partiture visive” e ricerche verbo-visuali delle neoavanguardie, di critica d’arte e di museologia. Negli ultimi quindici anni ha curato oltre ottanta mostre in Italia e all’estero, nei musei più importanti (è attualmente in corso, a Rovigo a Palazzo Roverella, quella su Vasilij Kandinskij), e ha all’attivo cinquanta libri e cataloghi, oltre a centinaia di saggi e articoli scientifici. È uno dei primi storici dell’arte a usare ampiamente i nuovi media: il suo canale YouTube, “Regola d’arte”, si avvicina ormai al milione di visualizzazioni. È stato il più giovane vincitore del Premio Sulmona per la storia dell’arte, conseguito nel 2013. È stato proclamato accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, le due più antiche del mondo.

Ingresso libero fino a esaurimento posti, con mascherina FFP2.  La conferenza sarà trasmessa anche in streaming tramite il sito e il canale YouTube della Fondazione.