“La via degli Argini che va dalla via Reale a via Cerba collega l’area territoriale di Piangipane, all’altezza di Camerlona, con quella di Mezzano, a breve distanza di Torri in direzione est. Affermare che la sua situazione è disastrosa significa poco, perché, essendo i suoi rivali più bassi di quelli dei fossi, l’acqua piovana non può defluire e, restando sulla carreggiata, crea pozze d’acqua improvvise che rischiano di spingere i veicoli fuori strada. Si aggiungono, per i due chilometri del suo percorso, buche di notevoli profondità e sprofondamenti laterali del manto stradale, che obbligano i mezzi ad effettuare degli slalom incontrollabili, invadendo, con grave pericolo di scontri, la corsia opposta. In caso di pioggia, l’emergenza aumenta perché, non essendo visibili la profondità delle buche e soprattutto gli avvallamenti della pavimentazione, si rischia di finire nei campi. Con la nebbia ancora peggio.

Addirittura impraticabili, per via delle buche e degli sprofondamenti che scassano ininterrottamente il manto stradale, sono poi i 500 metri di via Barca, penultima traversa di via degli Argini in direzione ovest a fondo chiuso, vero e proprio campo minato completamente da rifare.  La rischiosità è palese sia per l’incolumità dei pedoni e dei ciclisti, che per i danni ai veicoli.

Il 15 novembre scorso un residente di via Barca, padre di famiglia con prole minorenne, ha segnalato quanto sopra via PEC al Comune di Ravenna, chiedendo “cortesemente un intervento prima che qualcuno si faccia male seriamente visto che le due strade sono praticate da ciclisti, anziani e bambini in bicicletta,  autovetture e mezzi pesanti”.

L’art. 14, comma 1, del Codice della strada prevede che: “Gli enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi; b) al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze; c) alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta”. In giurisprudenza questa norma viene applicata soprattutto nel caso in cui la causa di un sinistro sia addebitabile all’omessa manutenzione della strada da parte dell’ente a ciò deputato. In sede penale si pone il problema di addebitare all’ente gestore della strada il reato di lesioni; in sede civile, di imputargli i danni patrimoniali e non patrimoniali derivanti dai sinistri stradali, riguardo a cui le recenti pronunce della Cassazione sanciscono, ad esempio, che: “L’ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito si presume responsabile, ai sensi dell’art. 251 del codice civile, dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo connesse in modo immanente alla struttura o alle pertinenze della strada stessa, indipendentemente dalla sua estensione, salvo che dia la prova che l’evento dannoso era imprevedibile e non tempestivamente evitabile o segnalabile”.

A seguito di quanto sopra esposto, il Consiglio Comunale invita il Sindaco e la Giunta a rivolgere ai servizi di questa Amministrazione a vario titolo competenti il seguente indirizzo:

  1. attivarsi sincronicamente affinché sulle suddette vie degli Argini e Barca vengano compiute urgentemente le opere di manutenzione ordinaria che ne riducano le afflizioni più evidenti dei manti e degli assetti;
  2. al tempo stesso avviare la predisposizione di un progetto di ristrutturazione che ne ripristini durevolmente le condizioni di agibilità e di sicurezza in vista del finanziamento utile alla sua realizzazione.”