Il capogruppo di Forza Italia e Primavera Ravenna, nel consiglio comunale di Ravenna, Alberto Ancarani, interroga il sindaco di Ravenna sul piano palestre e canoni.

 

Ecco il testo integrale della sua interrogazione: 

“Al Sindaco di Ravenna

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN CONSIGLIO COMUNALE

PIANO PALESTRE E TARIFFE INTOCCABILI NONOSTANTE I DISSERVIZI

Premesso che:

le attività sportive pomeridiane e serali, in tutto il comune di Ravenna, vengono gestite ed organizzate attraverso il cosiddetto “piano palestre”, il quale, con cadenza biennale, determina le assegnazioni orarie delle stesse palestre alle società sportive che ne fanno richiesta entro una certa data.

Considerato che:

  • le società sportive – siano esse professionistiche o, per la maggior parte dei casi, amatoriali – per coprire gli orari settimanali di allenamento, hanno necessità di luoghi idonei, omologati secondo la propria disciplina, e, soprattutto di questi tempi, igienizzati e adeguati a tutte le normative Covid-19
  • le suddette società, per l’utilizzo dei locali a disposizione, pagano annualmente una quota corrispondente alla moltiplicazione ore utilizzate per tariffa oraria, la quale è composta sia dalla parte relativa alla fruizione, ovvero illuminazione, riscaldamento, acqua calda, sia dalla parte relativa alle pulizie.

Evidenziato che:

risulta che esista una grossa criticità per società sportive che, utilizzando orari serali per gli allenamenti, nella fattispecie la fascia 21-23, si ritrovino a dover subire notevoli disagi per i quali pur facendo le dovute segnalazioni, non si sia avuto alcun rimedio. Nello specifico succede che all’interno della palestra ITIS “Vecchia”, il riscaldamento, ad inizio stagione, abbia avuto importanti malfunzionamenti muovendo aria fredda e spegnendosi del tutto alle ore 22.30. Verso il mese di gennaio 2022 l’impianto è stato sostituito con uno più moderno e finalmente la squadra ha potuto allenarsi con aria calda, ma, come l’impianto precedente, l’orario di distacco è stato telematicamente puntato alle 22.30, lasciando quindi gli atleti privi di riscaldamento per 30 minuti con conseguenze ovviamente non piacevoli, tra cui piccoli infortuni dovuti a contratture muscolari conseguenti al raffreddamento o banali malanni da temperature non adeguate. Si aggiunga che, essendo l’orario 21-23 l’ultimo della giornata, e siccome nessuno passa dalle palestre tra un allenamento e l’altro per ripristinare un minimo i locali, ed evidentemente chi fruisce dei locali negli orari precedenti non rispetta la prescrizione di lasciarli in modalità dignitose, chi vi accede per ultimo si ritrova puntualmente con gli spogliatoi in condizioni pietose (bagnati e sporchi), ma soprattutto, per tutta la stagione, privi di acqua calda, la quale, dall’11 gennaio 2022, ha smesso di essere erogata e il suo ripristino è giunto solo alla prima settimana di maggio, cioè a stagione sportiva pressoché conclusa, lasciando quindi gli atleti non solo al freddo ambientale, ma anche in condizioni igienico/sanitarie imbarazzanti.

Tenuto conto che:

la tariffa oraria applicata per la palestra ITIS “Vecchia” è composta da €. 7,32/ora + €. 10,00 di accessori, ovvero si comprendono quote di illuminazione, riscaldamento, acqua calda e pulizie locali ma che la suddetta società non ha mai potuto fruire né del pieno servizio di riscaldamento, né dell’acqua calda, né tantomeno delle pulizie locali, dato che avvengono sempre a seguire, e loro, essendo ultimi, hanno “sguazzato” nella sporcizia di tutti i predecessori

Dato atto altresì che:

la società in questione, nonostante tutto, ed a differenza di molte altre anche più grandi, è in piena regolarità con i pagamenti dovuti, ma, per quest’anno, avrebbe fatto richiesta di uno sconto orario del 50%, dati i disservizi puntualmente subiti, ricevendo un secco diniego.

SI CHIEDE AL SINDACO ED ALLA GIUNTA

  • Se si ritiene giusto che una piccola società amatoriale, che campa di auto sostentamento, debba pagare appieno per un servizio erogato in queste condizioni pietose e, in caso negativo, come si intenda rimediare.
  • Se si ritenga, in questo modo, di essere in regola con tutte le norme igienico sanitarie Covid-19.
  • Come si intenda agiure per fare in modo che a partire dalla nuova stagione sporitva gli orari di copertura dei riscaldamenti nelle varie palestre, telematicamente gestiti da remoto rispettino gli effettivi orari di fruizione dei locali.
  • Come si intenda intervenire per far sì che vi siano pulizie di ripristino tra un allenamento e l’altro.”

Alberto Ancarani