8 milioni di euro per la Bicipolitana e per rendere la Bassa Romagna più “verde” e più inclusiva

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8 milioni di euro per la Bassa Romagna per l’attuazione dell’Agenda Trasformativa Urbana per lo Sviluppo Sostenibile (ATUSS). 6 milioni e mezzo arrivano dall’Europa attraverso il Programma regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Obiettivo: accompagnare la transizione del territorio verso l’idea di smart land, un territorio più intelligente in grado di armonizzare lo sviluppo verde e sostenibile con l’innovazione e la digitalizzazione, senza dimenticare la coesione sociale.
4 i progetti approvati: la bicipolitana lungo la Ciclovia Bologna-Ravenna sulla direttrice della San Vitale; nuove infrastrutture verdi e blu per incrementare la sicurezza idraulica e ricreare aree naturalistiche; laboratori aperti per ridurre il divario digitale o per dare impulso a nuove start-up; nuovi percorsi dedicati ai giovani su temi come sostenibilità, inclusione, cyber-bullismo, educazione stradale, uso consapevole dei social.

La Bicipolitana sarà l’opera di collegamento delreticolo ciclabile/escursionistico di scala sovralocale, che attraversa il territorio della Bassa Romagna tramite la connessione ciclabile Bologna-Ravenna. Incrocerà le infrastrutture verdi e blu del territorio, oltre che le arterie secondarie di collegamento, in un’area caratterizzata da una forte tradizione ciclistica e da una posizione strategica rispetto ai percorsi turistici consolidati.

Per quanto riguarda l’Architettura urbana verde,gli interventi saranno rivolti principalmente all’adattamento del territorio alle mutate condizioni climatiche, attraverso la realizzazione di infrastrutture «verdi e blu», con opere di de-sigillazione dei suoli, unitamente a interventi capaci di rallentare il recapito delle acque pluviali alla rete di raccolta e incrementare la sicurezza idraulica e la resilienza del territorio urbanizzato, infine, con la creazione di nuove aree naturalistiche e paesaggistiche che fungano da filtro tra le superfici antropizzate e la campagna.

Gli Open Labs sono pensati come luoghi attrezzati e fruibili dai cittadini, in cui innescare e supportare processi di trasformazione digitale, dedicati all’innovazione e all’informatica. Laboratori aperti finalizzati al miglioramento della qualità della vita, all’alfabetizzazione informatica, per ridurre il digital divide e diffondere la cultura dell’open innovation.

La strategia degli Open Labs si integra con il progetto “Bassa Romagna Smartper tutti!”, finanziato anch’esso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’avviso 1.7.2 del PNRR, che vedrà presto la realizzazione di 14 sportelli di facilitazione digitale su tutto il territorio della Bassa Romagna con l’obiettivo di aiutare tutti a diventare cittadini consapevoli dei nuovi strumenti che anche a loro a disposizione, in ottica di crescita personale e semplificazione della relazione con enti pubblici e privati.

AvvistaMenti sarà un progetto di inclusione sociale che godrà del contesto già strutturato del Servizio Nuove generazioni e coinvolgerà Radio Sonora; verranno attivati percorsi laboratoriali nei contesti formali e informali dell’aggregazione giovanile territoriale, finalizzati all’implementazione del pensiero creativo, percorsi di supporto e formativi per la valorizzazione delle competenze informali e la promozione della sostenibilità.