In occasione del 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana, l’Associazione Mazziniana Italiana sezione di Cervia – rappresentata dalla presidente Isabella Ciotti – ha celebrato la ricorrenza in piazza Garibaldi insieme al Sindaco di Cervia Mattia Missiroli e alle autorità civili e militari, in una cerimonia pubblica aperta alla cittadinanza.
Il Sindaco Missiroli ha voluto ricordare il valore fondativo del referendum del 2 giugno 1946, che segnò l’inizio della Repubblica e rappresentò anche la prima storica occasione di voto per le donne in Italia. Ha sottolineato l’importanza del diritto di voto, della pace e del rispetto del diritto internazionale. In questo spirito, ha ribadito pubblicamente la posizione del Comune di Cervia: interrompere le relazioni istituzionali con il Governo di Israele, finchè non cessino le violenze verso il popolo Palestinese e il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato.
Questa posizione – ha precisato – è assunta nei confronti dell’attuale Governo israeliano, non del popolo israeliano, né tanto meno delle persone di religione ebraica e dei cittadini di religione ebraica presenti a Cervia, da sempre protagonisti del dialogo interreligioso e dell’impegno contro ogni forma di violenza.
Nel suo discorso, Isabella Ciotti ha aperto con un potente omaggio alla pace e all’umanità. Un passaggio particolarmente sentito del suo intervento ha riguardato il tema della memoria attiva: “Ogni anno che ci separa dal 1946 deve avvicinarci, moralmente e politicamente, a quegli ideali casti, puri, senza malizia di potere, che appartenevano alle madri e padri costituenti.”
Ha poi aggiunto: “Mi vengono in mente piccoli gesti, come i lumini del 9 febbraio, che noi mazziniani accendiamo da più di centosettant’anni. Gesti di luce: perché la memoria illumina, e la sua luce fa giustizia.”
Ma non è stato un discorso rivolto solo al passato. ma un appello rivolto anche al presente e al futuro, difendendo il ruolo delle giovani generazioni nella società democratica, con particolare riferimento alle battaglie sul clima e alla questione ecologica:
“Chi oggi tra i giovani prova a dire ‘ci sono’ viene troppo spesso stigmatizzato, isolato, represso. Come se l’impegno non fosse l’eredità più viva della dignità conquistata nel 1946. La trasmissione dei valori non è mai indolore, ma è proprio lì che la Repubblica vive.”. Ha poi concluso con le parole di Piero Calamandrei, ricordando il 2 giugno 1946 come il giorno in cui “il popolo ritrovò la propria dignità”-
Viva coloro che ci credono, che dedicano la vita a ciò che è bello, buono e necessariamente è giusto. Viva la Repubblica. Viva l’Italia.
Sezione A.M.I di Cervia


























































