“Il piano ministeriale di allestire in tutta Italia, nelle piazze delle città, gazebo a forma di fiore come luoghi di somministrazione dei vaccini, lo consideriamo un esercizio accademico inconciliabile con la realtà. Nel pieno di una crisi economica c’è bisogno di tutto, tranne che di sperperare denaro pubblico per strutture temporanee adibite ad attività programmabili” afferma Ravenna in Azione.

 “Nel pieno di una crisi sanitaria ogni investimento sulla salute deve essere pensato per durare.  Nel pieno di una crisi sociale occorre ritrovare il valore di comunità, fondato sul rispetto per il prossimo e per il ruolo della scienza” dicono dal coordinamento provinciale di Ravenna in Azione, il partito di Carlo Calenda. 

“Questo approccio frivolo, autoreferenziale incentrato interamente sulla promozione di se stessi e del proprio operato, non rappresenta la parte nobile della politica. Crediamo al contrario in una politica di servizio, di prossimità, che soddisfi con pragmatismo i bisogni delle proprie comunità. Per questo chiediamo che il costo dei gazebo venga dato ai comuni per ammodernare locali di strutture sanitarie esistenti, coinvolgendo professionalità locali. Occorre ridare allo Stato la dignità che merita anche nel nostro territorio e consentire di vaccinarsi in luoghi nuovi e rigenerati per l’emergenza di oggi e la quotidianità del domani” conclude Ravenna in Azione.